Ieri è cominciato il dibattito parlamentare sul ddl di legalizzazione della cannabis, testo sostenuto trasversalmente da 221 deputati e che è stato presentato da Roberto Giachetti (Pd).
Dopo tanti anni un tema molto scottante come quello della legalizzazione delle droghe leggere riesce ad entrare nelle aule parlamentari e soprattutto a veder iniziare l’iter che potrebbe portarlo all’approvazione, ma il capogruppo Pd in commissione Giustizia, Walter Verini, parlando del testo ha subito messo le mani avanti: «Iniziamo il dibattito senza ipocrisie, ma poi l’esame verrà aggiornato a settembre ed è fondamentalmente lì che i partiti dovranno decidere le loro posizioni».
I firmatari della legge
Attualmente l’intero gruppo parlamentare che ha permesso l’inizio dei lavori sul ddl vede 87 firmatari del Movimento 5 Stelle, 85 del Partito Democratico, 24 di Sinistra italiana, 16 dell’area civatiana-ex grillina-verdiniana, 7 montiani di Scelta Civica e 2 di Forza Italia. Nettamente contrari al provvedimento sono i centristi di Area Popolare che dopo la (fallita) battaglia contro le unioni civili riprovano a conquistare l’elettorato cattolico con una nuova crociata dai forti componenti etici.
Che cosa prevede il ddl sulla legalizzazione della cannabis?
Il testo prevede la possibilità di detenere la marijuana per uso ricreativo fino a 5 grammi, che salgono a 15 se la detenzione rimane confinata nel privato domicilio. Rimane illegale e quindi perseguibile il piccolo spaccio.
Via libera anche all’uso della cannabis per scopo terapeutico (possibilità finora concessa discrezionalmente dalle regioni). Altro aspetto molto discusso e di “peso” riguarda poi la possibilità di coltivare in maniera autonoma fino a 5 piante di erba, oppure di riunirsi con altri consumatori nei “cannabis social club” affinché i limiti di produzione singola possano essere superati (si tratta di una norma in vigore da molti anni in Spagna).
Resta saldo il divieto di fumare spinelli nei luoghi pubblici, anche in quelli all’aria aperta, così come all’interno delle automobili. La vendita, infine, sarà affidata allo Stato sotto forma di Monopolio che dovrà anche occuparsi di accertare la qualità dell’erba venduta nei negozi autorizzati.
Viviana Bottalico