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100 giorni di Trump, Stati Uniti meno green

Stati Uniti meno green dopo i primi 100 giorni del presidente Donald Trump. Dopo aver cancellato alcune delle più importanti misure per lo sviluppo sostenibile approvate, non senza difficoltà e opposizioni, da Barak Obama, Trump ha annunciato ‘una grande decisione’ sull’accordo di Parigi sul clima, negoziato proprio dal precedente inquilino della Casa Bianca. L’accordo internazionale di Parigi, come si ricorderà, è lo storico patto sottoscritto, fra gli altri, da Europa, Usa, Cina e India, per la riduzione della produzione di Co2. Donald Trump ha fatto sapere che ‘non possiamo accettarlo così com’è’, perchè, a suo dire, rappresenta un ostacolo alla crescita economica degli Stati Uniti.
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Accordo di Parigi. Cosa intende fare Donald Trump

Stati Uniti meno green

Siglato nel dicembre 2015, l’accordo di Parigi impegna tutti i sottoscrittori a limitare l’aumento delle temperature medie del pianeta a 2 gradi centigradi, attraverso una progressiva riduzione della Co2 prodotta, a partire dal 2020. Insomma, meno inquinamento da industrie, meno anidride carbonica, meno riscaldamento globale. A tale proposito, Trump già in campagna elettorale aveva espresso la propria contrarietà, preannunciando Stati Uniti meno green e più sostegno all’industria tradizionale statunitense.
Ma la riduzione della Co2 è solo uno dei punti qualificanti dell’accordo di Parigi su cui Trump aveva storto il naso. A Parigi, i Paesi sottoscrittori si sono impegnati anche a sostenere il Green Climate Fund, un fondo internazionale per sostenere gli investimenti nelle rinnovabili in aree del mondo poco industrializzate. A detta di Trump, gli Usa sarebbero costretti a versare troppo, in questo fondo, mentre Cina, India e Russia troppo poco. Ecco perché, secondo gli analisti politici, la ‘grande decisione’ che ha annunciato Trump in merito all’accordo di Parigi non è un rifiuto completo dello stesso, quanto piuttosto una revisione in merito agli investimenti sulle rinnovabili in altre aree del pianeta.
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Non solo Parigi. Usa meno green

Stati Uniti meno greenLa revisione dell’accordo di Parigi, ormai sempre più imminente, è solo una delle decisioni di Trump che stanno rendendo gli Stati Uniti meno green. Il presidente ha già espresso la volontà di cancellare le norme previste dal Clean Power Plan, il Piano per l’Energia Pulita, approvato sempre da Obama nel 2015, con il quale gli Stati Uniti si impegnavano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra nelle centrali a combustibili fossili. In particolare, la norma green prevedeva una riduzione delle emissioni delle centrali elettriche a carbone del 32% rispetto al 2005, da raggiungere entro il 2030. Nella liste delle norme da cancellare, anche la direttiva dell’agosto 2016 sul «costo sociale del carbone», così come il divieto temporaneo di rilasciare nuove concessioni per l’apertura di miniere di carbone, valido da quasi 14 mesi.
Gli Stati Uniti meno green a sostengo, invece, dell’industria tradizionale, ritenuta un vettore potentissimo per la crescita economica del Paese ma anche un miniera, è proprio il caso di dire,  di posti di lavoro.
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