Carsyn Leigh Davis è morta per Covid-19 due settimane dopo aver partecipato ad un party in una chiesa alla quale erano presenti un centinaio di persone, tutte rigorosamente senza mascherine e non intenzionate a rispettare il distanziamento sociale. La ragazza 17enne di Fort Myers, era sopravvissuta al cancro contratto in giovanissima età, ma era immunodepressa. Secondo le prime ricostruzioni, dopo il contagio la madre avrebbe provveduto a curarla autonomamente con idrossiclorochina per molti giorni prima di portarla in ospedale, dove è deceduta lo scorso 23 giugno. La vicenda si è consumata nella contea di Miami-Dade, in Florida (Stati Uniti). I media statunitensi hanno riportato un report del medico legale che ripercorre le ultime settimane di vita della ragazza: aveva partecipato a un evento in una chiesa con un centinaio di altre persone durante il quale, a quanto pare, nessuno indossava mascherine e le regole di distanziamento sociale non erano osservate.Durante i nove giorni successivi la madre infermiera Carole Brunton Davis le ha somministrato farmaci, idrossiclorochina (che negli Stati Uniti è stata tolta dai farmaci per curare il Coronavirus dopo che Donald Trump ne aveva comprato 63 milioni di dosi) e ossigeno tramite una macchina portatile di proprietà del nonno. I genitori della ragazza hanno rifiutato il suo ricovero in ospedale il 19 giugno, ma quando le sue condizioni sono apparse disperate – tre giorni dopo – la ragazza è stata portata in ospedale ed intubata.
Nelle scorse ore, alcuni media avevano erroneamente riportato che la diciassettenne avesse partecipato ad un Covid-party, tipologia di festa che si sta diffondendo negli Usa e che viene organizzata con invitati positivi al virus per favorire il contagio.Ti potrebbe interessare anche: La storia di Mario: “Io, cattolico con la sclerosi chiedo l’eutanasia come DjFabo”