Oramai sembra realtà, la fine del diesel potrebbe avvenire entro la fine del 2018 e non per il prezzo del gasolio. I costi infatti scendono e salgono in base a molteplici fattori economici, anche se il “diselgate” ha sicuramente influito in maniera negativa. Sappiamo però che anche se le auto in circolazione che lo utilizzano sono la maggioranza, questo carburante è destinato ad abbandonare i serbatoi.
L’ultima a render note le sue intenzioni è stata la FCA (Fiat Chrysler Automobiles) attraverso il ‘Financial Times’. La multinazionale, che comprende i marchi delle vetture Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Ram e Maserati, ha dichiarato che il piano quadriennale sarà presentato a giugno prossimo e tra le novità ci sarebbe quella di voler eliminare gradualmente il gasolio dalle auto. L’uscita dal mercato definitiva è prevista per il 2022.
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Addio al diesel
La FCA non è l’unica impresa nel settore automobilistico a voler eliminare completamente il gasolio dalla sua produzione. Sta di fatto che anche altre case automobilistiche, proprio come Volkswagen, la Porshe, la Mercedes e la giapponese Toyota, hanno resa nota la medesima intenzione.
E le motivazioni non sono certo tutte legate allo scandalo sulle emissioni, ma i governi hanno iniziato a tagliare gli incentivi per questo tipo di carburante che alla sua nascita costituiva davvero un’alternativa valida e più ecologica alla benzina, oltre ad essere meno costoso. Non solo i governi, ma le stesse città stanno pianificando progetti ambientali che tengono conto delle emissioni tanto che, come ha fatto Parigi, dove sarà vietata la circolazione delle vetture a gasolio entro il 2030. Perché dunque continuare a produrle?
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La situazione diesel in Italia
L’Italia resta indietro rispetto agli altri paesi che già vertono su scelte diverse. Nel nostro paese, le auto a gasolio rappresentano ancora il 56% del mercato totale, forse “Ciò perché il governo italiano non ha ancora assunto una posizione chiara contro il diesel e perché l’Italia è il terzo Paese europeo dove la benzina costa di più”, ha azzardato al Financial Times Felipe Munoz, un’analista di Jato Dynamics.
Qual è dunque il futuro dell’auto?
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Le auto elettriche
Una volta detto addio al motore diesel, il futuro si prospetta roseo per auto ibride e veicoli elettrici. Infatti sappiamo che il petrolio e i suoi derivati sono una fonte non rinnovabile e altamente inquinante, per questo destinata a finire. Soprattutto dopo l’ennesimo summit sul cambiamento climatico, la nostra epoca ha intrapreso la corsa all’ecosostenibilità.
Spazio dunque alle auto elettriche come Nissan Leaf e Tesla Model S, dove la previsione generale le vede superare la quota del 50% sul mercato entro il 2030.