Una connessione fino a 100 volte più veloce di quella cui siamo abituati ora. E’ la rivoluzione in arrivo con il 5G che investirà le telecomunicazioni, a partire dal prossimo anno. La nuova connettività di quinta generazione, sono reti convergenti, in cui la differenza tradizionale tra rete fissa e mobile tende a sfumarsi: le antenne radio-mobili utilizzate in una rete 5G raggiungono una densità molto superiore a quella delle reti attuali e sono interamente collegate con fibra. In questo modo le prestazioni della rete raggiungono livelli di gran lunga superiori a quelle del 3G e del 4G e assimilabili a quelle delle reti fisse. La quinta generazione di reti aumenterà enormemente la velocità di connessione mobile, con abbattimento a pochi secondi del tempo necessario per il download di file di grandi dimensioni.
Altri aspetti chiave, che caratterizzeranno la nuova rete mobile, oltre alla velocità, saranno: la latenza inferiore ad 1 millesimo di secondo (fondamentale per supportare ad esempio una comunicazione real time), la flessibilità della rete di supportare un numero elevato di SIM nella stessa area (mentre l’attuale 4G ha una capacità limitata), e la capacità della rete di adattarsi alle diverse esigenze ed urgenze dei dispositivi collegati. Grazie alle sue caratteristiche tecnologiche ed innovative, il 5G cambierà le nostre vite ed il nostro modo di comunicare, e innoverà molti settori tra i quali anche pubblici, come quelli della Sanità, sicurezza, energia e viabilità. Ma a che punto sono i test e in quale modo cambierà le nostre vite? Tra i progetti appena presentati a Milano nel recente Vodafone Day, ci sono per esempio le autoambulanze connesse in 5G all’ospedale, la robotica riabilitativa, il drone di sicurezza con videocamere 4K sempre collegato alla Polizia. Com’è evidente, questi progetti già ora hanno coinvolto numerosi soggetti pubblico-privati.
Il progetto di ambulanza connessa è uno dei primi 12 che Vodafone ha avviato assieme alla Croce Rossa e l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, per testare la nuova potenza della rete 5G. Le tecnologie presenti sull’ambulanza connessa mirano a migliorare le prestazioni offerte dagli operatori che si occupano del sistema di emergenza-urgenza. La rete 5G, infatti, consente una condivisione istantanea dell’intervento sia con AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) che con l’ospedale di riferimento garantendo l’accesso al soccorso e ai trattamenti nel minor tempo possibile. Una telecamera 4K installata sul mezzo permette al soccorritore di Croce Rossa di effettuare videochiamate in alta risoluzione con la centrale operativa per monitorare nel dettaglio lo stato del paziente. La stessa tecnologia potrà essere utilizzata dal medico dell’ospedale che potrà effettuare una diagnosi da remoto prima ancora che il paziente arrivi in ospedale, riducendo così i tempi di intervento. Per mostrare all’operatore di Centrale in tempo reale ciò che accade sul campo, vengono utilizzati degli occhiali HoloLens a realtà aumentata, tramite i quali si può avere visuale chiara dello scenario e delle manovre che si stanno effettuando. Gli occhiali funzionano con interazione vocale fornita da un applicativo di intelligenza artificiale che permette ai soccorritori di avere le mani libere continuando a offrire il miglior soccorso possibile. Inoltre grazie alla potenza del 5G, la centrale operativa potrà visualizzare in tempo reale e monitorare i parametri vitali del paziente nonché eventuali esami diagnostici effettuati in ambulanza.Altra interessante simulazione al Vodafone Day, è stato il drone collegato alla volante della Polizia locale poco distante e invia i dati in tempo reale alla centrale operativa. Attraverso algoritmi di riconoscimento facciale ed una videocamera in alta risoluzione, le forze dell’ordine potranno tenere sotto controllo piazze e strade confrontando ogni volto con la banca dati dei ricercati in tempo reale senza più problemi di larghezza di banda o ritardo del segnale. La stessa capacità che hanno dimostrato di avere le telecamere di sicurezza in 4K collegate alla piattaforma Ibm pensata per il controllo della stazione ferroviaria: i passanti vengono tracciati e le traiettorie date in pasto ad altri algoritmi che analizzano i dati per segnalare le anomalie secondo per secondo.
Qualche giorno fa a Torino, un’auto elettrica apparentemente a guida autonoma ha attraversato piazza Castello per i primi test in 5G di Tim ed Ericsson. In realtà il pilota c’era, ma era seduto davanti a uno schermo di Palazzo Madama a un chilometro e mezzo di distanza. Inoltre con il 5G, per esempio, un’intera classe di studenti potrà viaggiare nello spazio con indosso visori per esplorare una versione digitale della nostra galassia. Il che vuol dire una richiesta di banda sufficiente a garantire una lezione con animazioni 3D, audio e video.Simulazioni che hanno tutte le carte in regola per diventare realtà. Poco importa che siano ambulanze, robot per le consegne a domicilio, catene di montaggio, smartphone, semafori, droni, sensori piazzati nelle infrastrutture, termostati, camere di sicurezza. Ora il 5G promette un salto quantico, anche se prima di avere una copertura su tutto il territorio ce ne vorrà. E ovviamente bisognerà comprare apparecchi nuovi, cominciando dal telefono, per poterla sfruttare.
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