Movimento 5Stelle più spaccato che mai, e ora quelli di Fico passano all’attacco, ipotizzando addirittura un’alleanza con il Pd. Da un lato Matteo Salvini, che dopo l’accordo sul Tav rilancia: “Nulla metterà in discussione il governo con il M5s, governeremo 5 anni”. Dall’altra Luigi Di Maio e la sua squadra, che “festeggia” l’intesa raggiunta sulla grande opera. “Sulla Tav la situazione si sta risolvendo positivamente. Quindi ora parliamo di altro e andiamo avanti”, il commento su Facebook del capo politico del Movimento 5 stelle.
“Andiamo avanti con altre opere, con Quota 100, con investimenti produttivi per le imprese, con il Reddito di Cittadinanza e con tutto ciò di cui il Paese ha bisogno, ora. Ce lo chiedono gli italiani”. Il problema, però, per Di Maio ora è tutto interno. Roberto Fico è pronto a schierare i suoi e ad aprire lo scontro.
“Molliamo la Lega e alleiamoci con il Pd”. Questo il messaggio che arriva da una delle dissidenti del Movimento, Paola Nugnes, che avverte: “Se si va al voto così siamo finiti. Vince la destra identitaria”. Politiche? Non necessariamente. A preoccupare sono le prossime elezioni europee. Da qui il consiglio a Di Maio: “Faccia valere la sua maggioranza e cerchi nuove alleanze”.
“Dopo il 4 marzo non ero, come si crede, una fan di un’alleanza con i dem, ma con il senno di poi mi rendo conto che su alcuni temi importanti, come i diritti, avremmo avuto meno problemi, senza sottovalutare quelli che pure avremmo sofferto”, spiega la senatrice dissidente in un’intervista al Quotidiano Nazionale.
Il motivo è chiaro: il 33 per cento conquistato dal 4 marzo, secondo i “fichiani”, arriva soprattutto dalla sinistra e dal Sud. “Abbiamo ricevuto un preciso mandato elettorale”, spiega Nugnes. Per questo la strada “corretta”, soprattutto per evitare di continuare a restare schiacciati dal peso del Carroccio, è di “cambiare colore alla maggiorana” per “sovvertire il calo dei consensi”.
Perché le elezioni europee, per il Movimento 5 stelle, saranno drammatiche. Sono i numeri a dirlo. E comunque la si veda il Movimento dovrà fare una scelta, in un modo o in un altro una parte della basa sarà fortemente scontentata. Dal Pd, però, Zingaretti continua a ribadire che non ci sarà nessuna alleanza con il Movimento, né con una parte di esso.
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