Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, autodefinitosi “avvocato del popolo”, torna al suo impiego originario, commentando il nuovo reato introdotto con il decreto anti-rave: “Avete introdotto una nuova fattispecie di reato, generica e pericolosa, che attribuisce un enorme potere discrezionale ai tutori dell’ordine pubblico che debbono prevenire e un potere sanzionatorio abnorme ai giudici chiamati a condannare. Quel testo va fermato e cambiato, subito”.
Si rivolge poi alla premier: “Presidente Meloni, non servono le sue rassicurazioni via social sul fatto che il suo governo non toccherà il diritto dei cittadini a riunirsi e manifestare dissenso. C’è già la Costituzione a fornire questa garanzia, non è una concessione del premier di turno. Chiariamo che nessuno vuole promuovere occupazioni abusive e spaccio di stupefacenti. Ci risparmi, pertanto, le sue prediche sull’illegalità, del tutto inopportune da parte di chi sta programmando interventi a favore di corrotti ed evasori che girano con valigette piene di contanti”.
Il docente di diritto e avvocato, originario del Foggiano, affonda poi il colpo finale: “La questione che sembra sfuggirle è che le norme esistenti sono già sufficienti per contrastare raduni illegali. La professionalità delle nostre forze dell’ordine è indiscussa come mostra l’intervento in occasione del rave party di Modena”.