Giorgia Meloni è a Bruxelles per incontrare la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. È la prima uscita internazionale per il nuovo presidente del Consiglio italiano che dovrà dimostrare di essere all’altezza del suo predecessore Mario Draghi. La pensa così anche la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani che critica duramente il premier.
L’affondo di Debora Serracchiani arriva a pochi giorni dal botta e risposta tra le due esponenti politiche, avvenuto a Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo Meloni. L’esponente Dem aveva accusato il premier di volersi porre un gradino sotto agli uomini decidendo di far declinare il suo titolo al maschile. Ma la replica della leader di Fratelli d’Italia la aveva gelata, diventando virale sui social. Ora la scena rischia di ripetersi, anche se Giorgia Meloni non ha ancora replicato alle nuove accuse.
“Meloni non parte da zero. – attacca Debora Serracchiani ospite di Start su Sky Tg24 – Arriva in un contesto in cui la strada è stata preparata da Mario Draghi. Ora deve raccogliere i frutti di quel lavoro. – prosegue facendo riferimento al lavoro fatto dall’ex premier a Palazzo Chigi – Evitando magari di mettere in discussione Pnrr o posizioni che ormai in Europa sono acquisite”.
“Certo andiamo con le gomme un po’ sgonfie visto che abbiamo rinviato Cartabia e rigassificatori. – affonda ancora il colpo la capogruppo Dem a Montecitorio – Andiamo con tante idee costruttive, me lo auguro, e tanti nodi. Credo che Meloni li debba sciogliere e anche velocemente, perché è importate essere legati a un contesto europeo in cui dobbiamo andare avanti con le riforme. I rallentamenti con ci rassicurano”, conclude pessimista Debora Serracchiani.
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