Sono già cominciate le grandi manovre in vista delle elezioni Regionali in programma nella prossima primavera. A tenere banco sono soprattutto i dubbi su una possibile alleanza a sinistra tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. In Lombardia il nome di Letizia Moratti, passata dal centrodestra al partito di Carlo Calenda, sembra indigesto sia ad Enrico Letta che a Giuseppe Conte. Nel Lazio invece l’alleanza è ancora possibile, anche se il leader pentastellato pone delle condizioni durissime ai Dem.
A dividere forse definitivamente Pd e M5S nel Lazio è ancora il termovalorizzatore. Il sindaco della Capitale in quota Dem , Roberto Gualtieri, lo ritiene un’opera assolutamente necessaria per far fronte all’emergenza rifiuti che si protrae ormai da anni. L’opposizione a quello che definiscono un inceneritore rappresenta invece uno dei cavalli di battaglia dei grillini. Uno scoglio dunque difficile da superare.
I vertici del M5S si sono incontrati sul web via Zoom domenica scorsa. Oltre a Giuseppe Conte, c’erano i rappresentanti pentastellati nel Lazio, Roberta Lombardi e Valentina Corrado. Secondo queste ultime l’alleanza con il Pd nella Regione Lazio, rimasta in piedi durante questa legislatura, dovrebbe essere assolutamente rinnovata nella prossima tornata elettorale. In caso contrario, affermano, il centrodestra avrebbe campo libero.
Ma è il termovalorizzatore che dovrebbe essere costruito a Santa Palomba a non convincere affatto l’ex premier. Giuseppe Conte si trova però di fronte ad un bivio, considerato che il sindaco Gualtieri ha già ottenuto i poteri commissariali per poterlo costruire lo stesso, anche senza un accordo di maggioranza in Regione. Allora che fare? Si chiedono i pentastellati. Lasciare perdere l’alleanza col Pd, oppure convincere i Dem a sottrarre al primo cittadino di Roma la possibilità di realizzare l’impianto con una decisione presa a livello nazionale? La decisione verrà presa nelle prossime settimane.
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