Sui migranti è muro contro muro tra Francia e Italia. Il governo francese ha finalmente deciso di offrire un porto sicuro alla nave Ong Ocean Viking con i suoi 234 profughi a bordo. L’imbarcazione umanitaria arriverà l’11 novembre nel porto di Tolone, e non a Marsiglia come si era inizialmente ipotizzato. Gli uomini del presidente Emmanuel Macron precisano però che si tratta di una decisione presa “in via eccezionale”, visto che da domani dovrà essere il governo italiano di Giorgia Meloni ad occuparsi del problema. Altrimenti, minaccia il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, ci saranno “conseguenze estremamente gravi”.
Secondo il ministro Darmanin, dunque, la decisione del governo di centrodestra italiano di non assegnare un porto sicuro alla Ocean Viking, con i suoi 234 migranti a bordo, “è chiaro che avrà conseguenze estremamente gravi per le nostre relazioni bilaterali”. Una minaccia grave da parte del governo francese.
In particolare il ministro dell’Interno del governo Macron invita “tutti gli altri partecipanti” al meccanismo di ricollocamento europeo dei migranti, “in particolare la Germania”, a sospendere a tempo indeterminato l’accoglienza dei profughi che in questo momento si trovano già in Italia. Parigi, dal canto suo, aggiunge Darmanin, ha già deciso di sospendere “con effetto immediato” l’accoglienza di 3.500 rifugiati attualmente in Italia che era già stata prevista dopo un accordo.
“La Francia si rammarica profondamente del fatto che l’Italia non si sia comportata come uno Stato europeo responsabile. – si lamenta inoltre Darmanin – La gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo è un problema europeo che riguarda tutti noi e richiede una risposta europea”, conclude il ministro. Insomma, il caso dell’accoglienza dei migranti è tutt’altro che chiuso, visto che il governo Meloni non sembra voler recedere dal proposito di voler accogliere nel nostro Paese soltanto immigrati regolari, stroncando invece il traffico di vite umane dall’Africa alle nostre coste.
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