Nonostante sia stato bocciato alle scorse elezioni, il “volo” di Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri nel governo Draghi, potrebbe finire ancora una volta in piedi.
Per Di Maio, infatti, si parla di un incarico come inviato Speciale Ue per la regione del Golfo Persico.
L’ex uomo di punta dei Cinque stelle dovrà vedersela, però, con altri tre candidati forti: Dimitris Avramopoulos (ex commissario europeo), Markos Kiprianos (ex ministro degli Esteri di Cipro) e l’ex ministro degli Esteri della Slovacchia, Jan Kubis.
La candidatura di Di Maio, però, è molto forte, perché avrebbe il benestare dell’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi.
La scorsa settimana la Commissione Europea ha chiuso le audizioni. E nei prossimi giorni arriverà la proposta per l’Alto rappresentante Ue in politica estera Josep Borrell. La scelta finale, fa sapere oggi Repubblica, spetta al Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE).
A fare da contraltare all’appoggio di Draghi, ci sarebbero le proteste del governo Meloni, perché il governo italiano non sarebbe stato coinvolto.