Nello Musumeci non ha più le stesse deleghe per il suo ministero, anzi, il suo esercizio ha proprio cambiato nome, perché le competenze sul Mezzogiorno, sui porti, sulla pesca e sul turismo sono state riassorbite in questi giorni da altri ministeri competenti.
Di fatto, il Ministero per le Politiche del mare e per il Sud non esiste più. Nello Musumeci, eletto in Senato con Fratelli d’Italia, ex presidente della Regione Siciliana, presiede un ministero dal nome differente e con differenti deleghe: sarà a capo del Ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare, un incarico che il senatore di Fratelli d’Italia ha definito su Twitter di “grande responsabilità”, ringraziando Meloni.
E passando sopra il fatto di aver rilasciato solo pochi giorni prima, il 7 novembre, un’intervista in cui rivendicava il suo programma per il Mezzogiorno.
Il 10 novembre il Consiglio dei ministri ha però deciso di rimodulare gli incarichi dei ministeri senza portafoglio, assegnando le competenze sul Sud a Raffaele Fitto, che ora guida il Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, questo perché gran parte delle risorse del Pnrr saranno destinate al Sud.
Anche le deleghe sul Mare sono state assorbite altrove, divise tra il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Matteo Salvini (Lega), mentre quelle sulla pesca sono tornate al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e forestale, Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia), e quelle sul turismo della ministra del Turismo Daniela Santanché (Fratelli d’Italia).