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Migranti, il diktat dell’Ue alla Meloni: “Obbligata a salvare vite in mare”

Il muro contro muro dell’Italia con la Francia sull’accoglienza dei migranti rischia di trasformarsi in uno scontro aperto tra Roma e il resto dell’Unione europea. Il presidente del Consiglio italiano, così come gli altri leader mondiali, è volato a Bali in Indonesia per partecipare ai lavori del G20. Ma contro di lei continuano a cannoneggiare anche da Bruxelles, oltre che da Parigi. Stavolta a lanciare un duro avvertimento alla leader di Fratelli d’Italia è Anitta Hipper, portavoce della commissione europea guidata da Ursula von der Leyen.

Migranti, l’Ue avverte la Meloni

“Nell’obbligo di salvare le vite in mare non c’è differenza tra le navi delle Ong o le altre navi. – mette in chiaro la portavoce della commissione Ue Anitta Hipper – È un obbligo chiaro e inequivocabile, a prescindere dalle circostanze. I servizi della Commissione europea sono al lavoro su un piano d’azione per le migrazioni e in questo contesto sarà convocata una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno”.

“Noi abbiamo messo sul tavolo una piattaforma di solidarietà volontaria. – prosegue la Hipper durante l’incontro quotidiano con la stampa parlando della questione migranti – L’Italia ne è la prima beneficiaria, con la Francia e la Germania che hanno provveduto ai primi ricollocamenti. C’è la necessità che la solidarietà continui e questo sta accadendo”, conclude la funzionaria di Bruxelles.

Intanto ci prova il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a gettare acqua sul fuoco dei roventi rapporti tra il nostro Paese e l’unione europea. Il capo dello Stato ha infatti deciso di chiamare al telefono il presidente francese Emmanuel Macron allo scopo di cercare di ricomporre la frattura venutasi a creare tra il governo italiano e l’Eliseo dopo il rifiuto del governo Meloni di fornire un porto sicuro alla nave Ong Ocean Viking, poi approdata nel porto francese di Tolone. Il colloquio tra i due è stato molto cordiale, anche se non risolutivo.

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