Le parole pronunciate su Covid e vaccini dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, stanno provocando un terremoto politico. Ospite di ReStart su Rai 2, Gemmato ha dichiarato di non voler cadere “nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”. Una affermazione che induce il segretario del Pd Enrico Letta a chiederne le immediate dimissioni. Anche Carlo Calenda ci va giù duro. Mentre il medico Matteo Bassetti è indignato.
“Io registro che per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità quindi questi grandi risultati non li vedo”, attacca Gemmato durante ReStart. Il vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo gli fa notare che senza i vaccini l’emergenza avrebbe potuto essere anche peggiore. “Questo lo dice lei. – replica piccato il sottosegretario – Non abbiamo l’onere della prova inversa, ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”.
Parlando invece del reintegro anticipato di due mesi del personale sanitario non vaccinato contro il Covid, Gemmato spiega che “la politica torna centrale, fino ad oggi c’è stato un approccio ideologico alla gestione della pandemia. In questo momento abbiamo l’occupazione del 2% delle terapie intensive. Il virus corre ma non ospedalizza. Abbiamo semplicemente anticipato ciò che sarebbe comunque avvenuto tra 6-7 settimane. Se in questo modo abbiamo rimesso in campo 4.000, 400 o anche solo un medico, e questo ha salvato la vita di qualche persona, abbiamo reso o no un servizio al popolo italiano?”, conclude.
Parole che scuotono Enrico Letta. “Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica”, scrive su Twitter il segretario del Pd. La pensa più o meno allo stesso modo Carlo Calenda. “Gemmato si deve dimettere. Un sottosegretario alla salute che non prende le distanze dai no vax è decisamente nel posto sbagliato”, cinguetta il leader di Azione. “Ma come si fa a dire che non c’è prova scientifica dei vaccini, che sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto”, si indigna Matteo Bassetti.
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