L’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano riapre il caso Carlotta Rossignoli, la modella e influencer che ha annunciato di recente di aver concluso il suo percorso di studi in Medicina, laureandosi a soli 23 anni, sollevando molte polemiche.
Carlotta Rossignoli è stata costretta a chiudere i suoi canali social dopo l’annuncio della sua laurea e dopo aver tentato di difendere il suo percorso motivandolo per il suo carattere, la sua determinazione e la sua capacità di organizzazione.
Rossignoli aveva anche già incassato le difese, tra gli altri, di un docente illustre della San Raffaele, il virologo Roberto Burioni, nonché degli stessi vertici della sua università, che hanno documentato la regolarità del percorso della giovane laureata, anche a una delegazione autorizzata di studenti che avevano fatto richiesta di controllare il suo libretto.
Dopo questo, però, una nota della stessa università, chiarisce di: “sconsigliare strenuamente anticipazioni del conseguimento del titolo, ritenendo la durata già prevista necessaria per completare un percorso di crescita nozionistica, professionale ed umana”.
Inoltre, tra le immediate decisioni del San Raffaele, si pensa di escludere del tutto dal Regolamento la possibilità di effettuare lo stesso percorso: “per chiarire formalmente l’impossibilità del conseguimento anticipato del titolo”.