La veneta 3B ha sviluppato un materiale, prodotto con bottiglie in PET e legno riciclati, con il quale è stata realizzata Kungsbacka, la prima cucina sostenibile firmata IKEA
Parla italiano la nuova cucina ecosostenibile di IKEA fatta con le bottiglie di plastica riciclate. Segno che qualità e sostenibilità possono essere assolutamente conciliabili. “I materiali, se trattati e lavorati secondo processi innovativi, possono essere recuperati, rigenerati, riutilizzati per nuovi prodotti che sono esteticamente belli, qualitativamente equivalenti a quelli prodotti con materie
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PET, i vantaggi di questa materia prima sostenibile
Marco Bergamo, poi, spiega come questo materiale offra due vantaggi importanti consistenti, il primo, nell’eliminazione del petrolio come materia prima per le lamine plastiche di rivestimento delle ante, risparmiando su una risorsa esauribile nonché inquinante nella sua fase estrattiva e di lavorazione, il secondo nel fatto che si utilizzano bottiglie di PET, intercettate prima di andare ad accumularsi nelle discariche, dove inquinano e impiegano centinaia di anni a decomporsi oppure nella peggiore delle ipotesi vengono disperse senza controllo nell’ambiente, nei fiumi e, infine, negli oceani rappresentando una grave minaccia per la natura e per l’uomo.
E’ stato il colosso svedese a incaricare l’azienda italiana di creare delle ante e pannelli per cucina che rappresentassero un nuovo passo in avanti a livello di sostenibilità ambientale. Questo a dimostrazione che il Made in Italy riveste un ruolo primario nella progettazione di prodotti – quelli di IKEA – apprezzati in tutto il mondo sia per quel che concerne il design che per quel che riguarda le soluzioni tecniche innovative messe in campo per risolvere temi importanti come la salvaguardia dell’ambiente.
Da IKEA maggiore attenzione all’impatto ambientale
Il progetto e l’dea di creare un’anta più sostenibile per le cucine è partito due anni fa. Ma è solo un primo tassello: la product developer di IKEA, Anna Granath, ha affermato che si tratta del primo passo verso una produzione più attenta all’impatto ambientale.
Per Anna Granath occorre imparare a usare le risorse del pianeta in modo intelligente, ponendosi l’obiettivo di aumentare la percentuale di materiali riciclati nei nostri prodotti. Ora sono allo studio nuovi modi per riutilizzare materiali come carta, fibre, schiuma e plastica, in modo da dare loro nuova vita all’interno dei prodotti IKEA.
Fonte originale principale: www.huffingtonpost.it
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