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Mattarella avverte Salvini: “Principi costituzionali validi a Nord come a Sud”

Sergio Mattarella mette dei paletti insormontabili sulla strada tracciata dalla Lega verso l’Autonomia regionale differenziata. Il presidente della Repubblica, intervenendo a Bergamo alla XXXIX Assemblea nazionale dell’Anci, non nomina direttamente né il partito di Matteo Salvini, né la riforma che rappresenta uno degli storici cavalli di battaglia del Carroccio. Ma utilizza parole inequivocabili per ricordare che “i principi costituzionali sono validi al Nord come al Sud”.

Il monito di Mattarella a Salvini

“Il mio augurio è che la ‘voce del Paese’ possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto. – sottolinea Sergio Mattarella a Bergamo – A conferire autorevolezza sarà la capacità di tenere fede ai decisivi impegni assunti in questi tempi difficili. Al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, i cittadini devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali”, sottolinea Mattarella.

“I Comuni sono l’Italia. Sono la Repubblica, come recita l’articolo 114 della Costituzione. – prosegue il capo dello Stato – I quasi 9000 Comuni adempiono, con identica dignità e impegno, alla responsabilità di sostenere le nostre comunità, offrendo servizi di carattere universale. La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini”, questo il suo monito.

Secondo il presidente della Repubblica l’autorevolezza delle istituzioni sta nella “capacità di tenere fede agli impegni assunti in questi tempi difficili” e per questo i “punti fermi sono la garanzia dei diritti dei cittadini”. Per Mattarella, inoltre, il welfare “è una colonna portante del nostro modello di convivenza e una misura della concreta attuazione dei principi della nostra Costituzione”. A suo modo di vedere si deve dunque “riflettere sui modi in cui, nel contesto dei mutamenti indotti dall’evolvere dei processi produttivi e dall’evoluzione della struttura demografica del Paese, gli obiettivi di coesione possano essere resi sempre più raggiungibili, è opera preziosa”.

“È nella missione dei sindaci essere portatori degli interessi generali del Paese. – conclude il suo intervento Mattarella – Occorre rifuggire la tentazione della chiusura nel ristretto orizzonte del proprio ‘particulare’. Non si farebbe neppure il bene della propria comunità immaginarlo contrapposto a quello delle comunità vicine o, addirittura, a quello della più ampia comunità nazionale.

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