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Bambino estratto vivo dalle macerie dopo due giorni

Secondo le ultime notizie, sarebbero 162 le vittime già accertate del terremoto che il 21 novembre ha colpito l’Indonesia. Il violento sisma di magnitudo 5,6 della scala Richter ha avuto come epicentro la città di Cianjur, sull’isola di Giava, a circa 100 chilometri dalla capitale del Paese Giacarta. Ora però, a distanza di più di due giorni, tra tante notizie tragiche ne arriva una splendida. I soccorritori sono infatti riusciti ad estrarre vivo dalle macerie un bambino di soli sei anni, rimasto sepolto insieme alla nonna, che purtroppo non ce l’ha fatta, sotto le macerie di un edificio situato nel villaggio di Nagrek.

Terremoto in Indonesia

“Quando ci siamo resi conto che Azka era vivo, tutti siamo scoppiati a piangere. – racconta commosso uno dei soccorritori che per primi hanno notato che il bimbo era ancora vivo e in discrete condizioni di salute – Respirava ancora. Era vivo ed ha immediatamente ricevuto le cure del caso. Sta bene, non è ferito, è solo debole perché ha molta fame. Adesso vuole solo tornare a casa”. Il piccolo si chiama Azka Maulana Malik.

“Ci sono ancora molti residenti intrappolati  tra le macerie, presumiamo che le vittime ferite e morte continueranno ad aumentare”, aveva dichiarato subito dopo il terremoto il governatore di West Java, Ridwan Kamil. Un funzionario governativo della città di Cianjur aveva parlato inizialmente di decine di morti e di circa 300 persone rimaste ferite. Ma il bilancio della tragedia, come si è visto, è peggiorato drammaticamente nelle ultime ore.

Come confermato anche dal nostro Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa di terremoto verificatasi in Indonesia ha avuto il suo epicentro a circa 75 chilometri a sud-est della capitale Giacarta. E a dieci chilometri a sud-ovest della città di Cianjur. La scossa è avvenuta alle 13.21 ora locale, quando in Italia erano le 7.20 di lunedì 21 novembre.

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