La protagonista di questa storia si chiama Luana Ludovici. La donna di professione fa l’assessore con delega ai servizi demografici e al personale nel Comune di Ardea che fa parte della città metropolitana di Roma. La Ludovici è finita nella bufera perché ha partecipato ad un concorso per tre posti di vigile urbano, bandito proprio dal Comune dove lei ricopre già una importante carica. Il fatto che fa discutere è che sia già riuscita a superare la prova preselettiva. Per questo motivi i suoi avversari politici la accusano di essersi assunta da sola.
La storia politica di Luana Ludovici la vede candidata ed eletta nella scorsa consiliatura di Ardea nelle file di una lista civica. Poi l’esponente politica decide di passare sotto le insegne della Lega di Matto Salvini, diventando coordinatrice cittadina del Carroccio. Quest’anno, dopo le ultime elezioni, è stata rieletta in consiglio comunale. Il sindaco di Fratelli d’Italia Maurizio Cremonini la sceglie poi per far parte della giunta con il ruolo di assessore con delega ai servizi demografici e al personale.
Prima di scendere in campo in politica, Luana Ludovici ha svolto i mestieri di operaia e poi di segretaria. La sua carriera è stata però fulminea, scelta anche come assistente dall’eurodeputata Anna Cinzia Bonfrisco. Ora però su di lei si abbatte una furiosa polemica per il fatto di aver partecipato ad un concorso indetto dal Comune dove già lavora. La Ludovici viene criticata per il fatto di voler far parte di quel personale comunale su cui lei stessa ha la delega.
Lei intanto tira dritto e, come già accennato, supera la prova preselettiva insieme a soli altri 21 candidati sui 134 totali che ambivano a quei posti da vigile urbano. “Questo è un concorso indetto già dalla precedente amministrazione. – sottolinea il sindaco di Ardea – L’assessora si era iscritta prima del ricevimento della delega. A tutela del concorso ho chiesto una commissione esterna e abbiamo anche un rappresentante della Regione Lazio. È tutto esterno. In ogni caso se l’assessora in questione entrerà in graduatoria per poter essere assunta ovvio che dovrà rinunciare al suo mandato. Ma questo può succedere e non c’è nulla contro la legge. Sotto l’aspetto etico posso essere d’accordo. Ma l’amministrazione garantisce il massimo della trasparenza”, conclude.
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