Vittorio Feltri insulta pesantemente Michela Murgia è sui social esplode la polemica. Il fondatore di Libero stavolta decide di andarci giù in maniera veramente pesante contro la scrittrice sarda. La colpa della Murgia agli occhi del giornalista è quella di essere troppo “cattiva” nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E così Feltri per tutta risposta punta il dito contro il suo aspetto fisico.
“La Meloni a scuola era la prima della classe, e ora si vedono i risultati meritati. E sapete perché la Murgia è così cattiva? Perché è brutta come una strega”. Ecco il tweet pubblicato da Vittorio Feltri che sta facendo tanto discutere i social. L’accusa nei confronti del giornalista è quella di aver fatto body shaming nei confronti di Michela Murgia, sottolineando il fatto che la sua avversaria sia “brutta come una strega”.
La Meloni a scuola era la prima della classe, e ora si vedono i risultati meritati. E sapete perché la Murgia è così cattiva? Perché è brutta come una strega.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) December 1, 2022
Ma cosa aveva detto di tanto grave la scrittrice su Giorgia Meloni? “Perché Meloni con Saviano continua a sbagliare”. Si intitola così l’editoriale scritto da Michela Murgia sul quotidiano La Stampa in merito al processo per diffamazione in corso contro lo scrittore napoletano. “Si può non avere la colpa personale di un fatto e averne al contempo la piena responsabilità politica, perché si è generato il clima in cui quel fatto si è verificato. – Si legge nel pezzo – È a rischio la tutela della libertà di opinione e di critica politica, che serve proprio a proteggere quelli che sarebbero considerati eccessi se rivolti a qualcuno che politico non è”, conclude la Murgia .
“Ho presentato la querela quando ero capo dell’opposizione. – spiegava qualche giorno fa Giorgia Meloni al Corriere della Sera – L’ho fatto non perché Saviano mi aveva criticato sull’immigrazione ma perché, nel tentativo vergognoso di attribuirmi la responsabilità della morte in mare di un bambino, mi definiva in tv in prima serata una ‘bastarda’. E quando gli è stato chiesto se quella parola non fosse distante dal diritto di critica ha ribadito il concetto”.
“Non capisco la richiesta di ritirare la querela perché ora sarei presidente del Consiglio. – puntualizzava poi parlando del processo a Saviano – Significa ritenere che la magistratura avrà un comportamento diverso in base al mio ruolo, ovvero che i cittadini non sono tutti uguali davanti alla legge? Io credo che tutto verrà trattato con imparzialità, vista la separazione dei poteri. Penso anche che una certa sinistra non debba considerarsi al di sopra della legge”.
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