“La svolta del Fai favorisce l’associazione a delinquere”. Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi: “Il ministero di Pichetto Fratin se ne sbatte del paesaggio. Fermerò i sei nuovi parchi eolici decisi dal governo Draghi”.
Sgarbi torna a scagliarsi contro le pale eoliche, perché il Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, appoggia una delle fonti di energia alternative, così come ha fatto anche il Wwf, lasciando sola, di fatto, nella sua opposizione l’associazione Italia Nostra.
Al fianco di Italia Nostra, però, c’è Sgarbi: “Si è allargata l’associazione a delinquere che in nome dell’ambientalismo favorisce gli speculatori e la criminalità organizzata. Allora per non prendere una querela in più, ricordo che, intercettato in carcere, Totò Riina disse chiaramente che l’affare di Matteo Messina Denaro in Sicilia erano ‘i pali eolici’. È un’alleanza grottesca”.
“L’attuale presidente del Fai, Marco Magnifico, sostiene che il paesaggio non è intoccabile e che può convivere con eolico e fotovoltaico. Non mancheremo allora di fare installare un campo fotovoltaico davanti al castello di Masino, gestito dal Fai, dove Giulia Maria Crespi riuscì a evitare la realizzazione di un mega parco giochi. E metteremo una selva di pali eolici galleggianti davanti l’Abbazia di San Fruttuoso, sempre del Fai, per educare i giovani alla difesa del ‘paesaggio sostenibile'”.
A questo punto, ci si chiede qual è la posizione di Sgarbi sull’energia alternativa, in particolare in un momento così delicato per le politiche energetiche in tutto il mondo: “Se anche le mettessimo in tutta Italia, avremo il 2% dell’energia da queste fonti. Oggi ci sono posti con 850 pale eoliche e la metà sono ferme”, taglia corto il sottosegretario.