Per i probabili processi d’appello per l’accusa di omicidio del giovane 21enne Willy Monteiro Duarte, ucciso a Collefferro il 5 settembre 2020, le strategie dei principali accusati si sono divise.
Marco e Gabriele Bianchi, infatti, hanno seguito strategie differenti. Poche ore fa si è appresa la motivazione per la richiesta d’appello di entrambi, condannati in primo grado all’ergastolo.
I difensori di Gabriele Bianchi, comunque, ipotizzano che alcune lesioni alla vittima siano state causate dai medici durante il massaggio cardiaco.
L’avvocato difensore di Marco Bianchi ha elaborato una tesi complessiva che tende a chiedere l’assoluzione per l’imputato.
Per la difesa di Marco Bianchi, i diversi testimoni ascoltati in primo grado non sono attendibili. Tutti, infatti, avrebbero descritto come è stato massacrato Willy Monteiro Duarte solo dietro l’influenza dei media o magari perché avevano lo stato di coscienza alterato a causa di alcolici e sostanze assunte.
La difesa eccepisce anche sulla causa della morte del 21enne di origine capoverdiana. Al massimo, secondo la difesa, si potrebbe parlare di un omicidio preterintenzionale, causato dalla volontà di sferrare solo un calcio o tirare un pugno.
Con queste motivazioni, nell’appello depositato dall’avvocata Vanina Zaru, Marco Bianchi spera di veder annullata la condanna all’ergastolo che gli ha inflitto la Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone.