Nuovo appuntamento social con ‘Gli appunti di Giorgia’, la rubrica che il premier Giorgia Meloni ha inaugurato la settimana scorsa sulla sua pagina Facebook. Nell’ultimo video pubblicato, il presidente del Consiglio si sofferma a lungo sul tema del tetto al contante e del pagamento tramite Pos che tanto ha fatto discutere negli ultimi giorni. Ma decide di aprire le sue riflessioni mettendo in chiaro che lei e i membri del suo governo non hanno nessuna intenzione di farsi “spaventare”.
“È stata una settimana di polemiche, anche di un clima non piacevole, esprimo la mia solidarietà al ministro Crosetto ma non siamo gente che si fa facilmente spaventare. – Giorgia Meloni apre così la nuova puntata dei suoi ‘appunti’ – Abbiamo fatto le nostre scelte, difendiamo quelle scelte, andremo avanti e non c’è nulla che ci possa fermare che non sia il loro consenso in libere e democratiche elezioni. Il governo presenterà un emendamento alla manovra per estendere a tutto il 2023 i crediti di imposta per le aziende che assumono al Sud, per le Zone economiche speciali e per le aree terremotate. Non era facile individuare le risorse, ci siamo riusciti”.
“C’è una lettera che la Bce scrive nel 2019 all’allora ministro dell’Economia Gualtieri e ai presidenti di Camera e Senato sulle misure di abbassamento del tetto, in cui Bce fa una serie di critiche all’abbassamento del contante, definendolo particolarmente importante per alcune categorie sociali e unica moneta legale. – spiega poi la Meloni riferita alle recenti polemiche sul tetto al contante – La Banca centrale dice al governo italiano allora di fare attenzione perché la moneta elettronica ha un problema di commissioni”.
“C’è chi ci chiede perché non togliete le commissioni (sul pagamento con il Pos, ndr). – prosegue ancora il premier – Diciamo che non possiamo farlo perché sarebbe incostituzionale. La moneta elettronica è privata, è un servizio offerto e lo Stato non può impedire a chi offre quel servizio di guadagnarci sopra una commissione. Probabilmente questa questa è la ragione per cui la Banca d’Italia fa le sue valutazioni sul tema dell’innalzamento del tetto al contante”.
“L’Europa questa settimana, dopo le polemiche di chi dice che ‘vogliamo favorire gli evasori’, ha deciso di fissare il tetto al contante a 10.000 euro, il doppio di quanto stabilito dal governo italiano. – si toglie qualche sassolino dalla scarpa Giorgia Meloni – Chiedo a chi dice che vogliamo favorire gli evasori: l’Europa vuole favorire gli evasori? Non credo, forse abbiamo ragione noi anche quando diciamo che il tetto al contante funziona se è una misura europea. Negli ultimi giorni c’è stata molta polemica su un emendamento che è stato presentato dai partiti della maggioranza sul bonus ai 18enni per la cultura. Si dice vogliamo abolirlo. In realtà non vogliamo abolirlo. Noi crediamo sia molto importante avvicinare i giovani alla cultura. Il ministro Sangiuliano sta lavorando parallelamente con gli operatori del settore ad una carta cultura. Però sicuramente 18 app va rivista”, conclude il premier.