Nuovi guai per la famiglia di Aboubakar Soumahoro. Dopo settimane di sospetti, accuse e smentite è infatti arrivata l’iscrizione nel registro degli indagati anche per Liliane Murekatete, la moglie del parlamentare autosospeso dal gruppo di Verdi e Sinistra Italiana dopo l’esplosione dello scandalo che ha coinvolto le ong gestite dalla suocera Marie Therese Mukamitsindo. A questo proposito, la Procura di Latina, titolare delle indagini, ha disposto nei confronti del Cda della cooperativa Karibu la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare, per un anno, con la pubblica amministrazione e di esercitare per lo stesso periodo imprese e uffici direttivi di persone giuridiche.
Altra tegola per i Soumahoro è rappresentata dal sequestro preventivo di 650mila euro, considerati il “profitto del reato” dagli inquirenti. Di questo gruzzolo, 639mila euro sono stati sequestrati alla suocera di Soumahoro e 13mila ad altri due indagati. Vengono contestati reati tributari, con emissioni di fatture “per operazioni inesistenti” tra il 2015 e il 2019. Altra novità nell’inchiesta è il fatto che, durante il dibattito in Commissione Tributaria in Campidoglio, è emerso che il Comune di Roma ha versato in nove anni tre milioni di euro alla cooperativa Karibu, fino a quando i tecnici non hanno scoperto un’irregolarità, decidendo così di congelare i versamenti alla cooperativa gestita dai Soumahoro.
Tra i primi a commentare la notizia c’è proprio Aboubakar Soumahoro. “Sono profondamente amareggiato, dispiaciuto e preoccupato per l’indagine che vede coinvolta direttamente la mia compagna Liliane Murakatete che confido dimostrerà la sua innocenza. – dichiara il deputato della Repubblica – Ribadendo la mia totale estraneità ai fatti contestati sull’indagine della coop Karibù e del Consorzio Aid, di cui, come più volte affermato, non ero a conoscenza, nel prosieguo delle indagini, sempre più alla luce del sole, continuerò a impegnarmi nella mia attività politico-parlamentare sui temi che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno”, conclude.
Molto simili le parole utilizzate dal legale della Murekatete, Lorenzo Borrè. “La signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestatile, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro. E siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita”, taglia corto l’avvocato.
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