Lutto nel mondo della cultura. Alberto Asor Rosa è morto. Lo storico della letteratura e saggista italiano aveva 89 anni. Era nato a Roma nel 1933. Asor Rosa è stato uno degli animatori del dibattito culturale nel nostro Paese negli ultimi decenni. Prima come storico della letteratura italiana all’Università La Sapienza di Roma e poi anche come deputato del Partito comunista italiano dal 1979 al 1980. Era stato allievo di Natalino Sapegno ed aveva discusso la sua tesi di laurea su Vasco Pratolini proprio con lo stesso Sapegno e con il poeta Giuseppe Ungaretti.
Il quotidiano Repubblica, che riporta per primo la notizia della dipartita del suo ex collaboratore Alberto Asor Rosa, non specifica però le cause della sua morte. Docente per ben 52 anni alla sapienza, il professore ha diretto anche la Letteratura italiana Einaudi dal 1982 al 1991. Lavorò per molti anni alla ‘Storia europea della letteratura italiana’, opera pubblicata da Einaudi nel 2009. Ma il suo nome è legato in modo particolare all’opera intitolata ‘Letteratura italiana’ che fu pubblicata in 20 volumi dal 1982 al 2000.
Altri suoi saggi vennero riuniti nella raccolta chiamata ‘Genus italicum’, uscita nel 1997. Alberto Asor Rosa collaborò inoltre alla stesura della ‘Letteratura italiana Laterza’, diretta da Carlo Muscetta. Di lui si ricorda anche un saggio su Thomas Mann, allo scopo di “esplorare l’ambiguità borghese”. La biografia della sua vita è racchiusa invece nel volume ‘L’alba di un nuovo mondo’, uscito nel 2002.
Seguì, nel 2005, la pubblicazione di ‘Storie di animali e altri viventi’, scritto dedicato a personaggi non umani. Del 2010 è invece ‘Assunta e Alessandro’, una storia dedicata ai genitori. Alberto Asor Rosa pubblicò poi altri due volumi di racconti dal titolo rispettivamente di ‘I racconti dell’errore’ del 2013 e ‘Amori sospesi’ del 2017. Il suo ultimo saggio è stato pubblicato da Einaudi nel 2019: si intitola ‘Resoconto di una disfatta’ ed è dedicato a Niccolò Machiavelli.
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