L’accoltellatore della stazione Termini è stato arrestato poco fa. Era scappato a Milano, non si sa se tentava di prendere un volo o proseguire all’estero, si attendono maggiori dettagli.
Nel corso della giornata di oggi gli inquirenti hanno diffuso prima le immagini del suo volto e poi il suo nome.
Si tratta di un giovane senzatetto polacco di circa 25 anni: Aleksander Mateusz Chomiak, il cui profilo era stato diffuso anche dal profilo Facebook del media polacco Zaginieni /vermisst, specializzato nella segnalazione di persone scomparse.
Le telecamere interne di un autobus della Capitale sono riuscite ad inquadrare la faccia dell’uomo che, durante la sera di Capodanno, ha aggredito con due coltellate una turista israeliana si trovava nel principale scalo ferroviario romano per comprare un biglietto. L’aspirante killer potrebbe avere adesso le ore contate, visto che gli inquirenti stanno cercando di abbinare un nome e un cognome a quel volto. Intanto la vittima, Abigail Dresner di 24 anni, si trova ricoverata nel reparto di chirurgia preventiva al primo piano del Policlinico Umberto I di Roma in condizioni serie ma non gravi. Sul suo zaino sono stati trovati disegnati alcuni simboli ebraici.
Secondo quanto si apprende dunque, il presunto responsabile dell’accoltellamento sarebbe salito sull’autobus 714 al capolinea di piazza Pier Luigi Nervi, davanti al Palazzo dello Sport del quartiere Eur. Un mezzo nuovo di zecca, dotato anche di un sistema di telecamere che avrebbero ripreso il suo volto per tutto il viaggio di 12 chilometri verso piazza dei Cinquecento, alla stazione Termini. Con un cappello in testa e il volto rivolto sempre verso il basso, l’uomo è stato poi immortalato anche dalle telecamere presenti alla stazione.
Sono circa le 21.30 di sabato 31 dicembre quando l’accoltellatore incrocia, apparentemente per caso, quella che diventerà la sua vittima che però non si accorge che l’uomo comincia a seguirla. Eppure, come confermato anche dall’autista dell’autobus, quel personaggio se ne era stato buono durante il viaggio e non aveva importunato gli altri passeggeri. Fatto sta che, una volta incontrata la Dresner, sembra risoluto nel portare a termine il suo folle piano. I pedinamento dura per circa 15 minuti, fino all’interno della stazione dove la ragazza si ferma ad una biglietteria automatica per acquistare un biglietto per il treno che il giorno dopo avrebbe dovuto portarla all’aeroporto di Fiumicino.
Ed è proprio in questo momento, alle 21.45, mentre la ragazza è distratta, che l’aggressore le si avvicina da dietro dopo aver estratto un coltello dalla busta di plastica che si porta dietro. Il primo colpo raggiunge Abigail al fegato, ma lei ha la prontezza di riflessi di rialzarsi dopo essere caduta e di provare a scappare. Ma lui la colpisce ancora, stavolta al polmone, prima di darsi alla fuga. Lei a quel punto cade a terra dolorante e in stato di choc.
Naturalmente le telecamere della stazione Termini riprendono tutta la scena e anche i momenti in cui l’aggressore si dà alla fuga tra la folla. “Mia figlia sta meglio ma non vuole parlare, è difficile rivivere quei momenti drammatici. Vuole solo dimenticare. Non le va neanche di vedere la televisione in camera”, prova intanto a rassicurare tutti la madre della vittima. Ma le attenzioni sono ora concentrate tutte sul mancato killer che potrebbe avere le ore contate.
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