Sono giorni drammatici per Gianluca Vialli. L’ex campione della Sampdoria e della Nazionale italiana è ricoverato da qualche settimana in una clinica di Londra, dopo che le sue condizioni di salute sono peggiorate a causa del tumore al pancreas contro cui sta lottando ormai da anni. Quando sembrava che le cose stessero andando meglio, una terribile recidiva della malattia lo ha costretto a sottoporsi a nuove cure. Da quanto trapela, però, pare che le sue condizioni siano gravi, tanto da indurre i suoi familiari più stretti, compresa la mamma di 87 anni e la moglie, a stringersi al suo capezzale durante queste per loro tristi festività natalizie. All’indirizzo di Vialli stanno però giungendo moltissimi messaggi di auguri e di speranza. Primi tra tutti quelli dei suoi ex compagni di una vita trascorsa sui rettangoli verdi.
Tra gli innumerevoli messaggi di auguri giunti al capezzale del campione, a colpire è sicuramente quello postato su Instagram da Walter Zenga. “Forza Luca. Ti stringo la mano come facevamo in Nazionale. Uniti sempre”, così scrive l’ex portiere dell’Inter e compagno di Vialli nella Nazionale italiana guidata dal ct Azeglio Vicini durante i Mondiali di Italia ‘90.
“Se n’è andato un 2022 triste, per me molto triste. – si sfoga invece l’amico Roberto Mancini sulla Gazzetta dello Sport – La morte di Sinisa, la malattia di Gianluca. Queste sono le cose che pesano sul cuore: quelle per le quali non puoi fare nulla. Dopo una delusione sportiva, invece, si può sempre rimediare. Ho sempre detto che puntavamo a vincere – prosegue poi l’attuale mister degli Azzurri, ed ex compagno di Vialli alla Sampdoria, parlando dei Mondiali appena conclusi – E oggi dico che ce la potevamo giocare. Anche per provare a vincerlo, sì. Quando siamo in partita possiamo far male a chiunque. Ci sono squadre fortissime che da anni non riescono a vincere: Germania, Belgio, Inghilterra. La Spagna? È anche sfortunata, e come gioco è fra le migliori”.
Tra le tante manifestazioni di affetto nei confronti di Gianluca Vialli è poi da citare sicuramente quella di un altro ex commissario tecnico della Nazionale, quel Cesare Prandelli che ha già dovuto affrontare l’enorme dolore per la morte della moglie. “Gianluca ha dimostrato a tutti di non aver paura della avversità, di non aver timore di affrontare situazioni particolarmente impegnative. – dichiara Prandelli – Persone come lui, in grado di essere tanto forti nella vita come a livello mediatico mandano un messaggio a tutti. Lui è un esempio per tanti, per tantissimi di noi”.
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