In queste ore sta tenendo banco sui social e nei media la notizia dell’operatrice scolastica di 29 anni del liceo milanese Boccioni che ha raccontato di fare ogni giorno la pendolare in treno tra la Campania e la Lombardia pur di evitare di prendere una casa in affitto nel capoluogo lombardo, dove i prezzi degli affitti hanno raggiunto cifre stratosferiche, insostenibili per una persona come lei che guadagna solo 1.165 euro al mese. La protagonista di questa vicenda si chiama Giuseppina Giuliano. Ma il racconto della bidella non convince diversi giornalisti che hanno così deciso di farsi due conti.
Giuseppina Giuliano sostiene di spendere circa 400 euro al mese per fare la pendolare dal lunedì al venerdì e riuscire così a raggiungere ogni mattina il suo posto di lavoro a Milano. Una confessione, la sua, che ha colpito l’opinione pubblica, visto che è noto quanto stiano aumentando i prezzi degli affitti delle abitazioni, soprattutto nelle grandi città. Ma le informazioni raccolte da alcuni cronisti sulle tariffe praticate dalle compagnie ferroviarie sulla tratta Napoli-Milano fanno sorgere più di un dubbio sulla veridicità del racconto della donna.
Secondo il racconto della bidella, lei prenderebbe i treni Frecciarossa all’andata (con partenza alle 5.09 da Napoli Centrale) e quelli Italo (che partono alle 18.20 da Milano Centrale) al ritorno. Ma per compiere quel percorso di 1600 chilometri, tra andata e ritorno, la cifra di 400 euro verrebbe raggiunta anche se Giuseppina avesse acquistato i biglietti con molto anticipo, potendo usufruire di sconti grazie ai punti accumulati con i programmi di fedeltà che le compagnie ferroviarie mettono a disposizione dei loro clienti più assidui. Per non parlare del ‘bonus trasporti’ che vale solo 60 euro.
Un abbonamento mensile sui treni ad alta velocità sulla tratta Napoli-Milano costa come minimo 847 euro per la fascia oraria 9-17, dal lunedì al venerdì. Anche in questo caso, se i biglietti venissero comprati con molto anticipo, una corsa su un treno Frecciarossa verrebbe a costare tra i 30 e i 35 euro, portando così ad un minimo di 600 euro la spesa totale mensile solo per i viaggi di andata. Anche per quanto riguarda Italo, poi, la situazione non è tanto diversa. Questa compagnia ferroviaria non prevede neanche la possibilità di sottoscrivere un abbonamento mensile, ma solo carnet da dieci viaggi validi solo per i biglietti di prima classe e che hanno un costo di 650 euro. I prezzi dei viaggi singoli invece sono simili a quelli praticati da Trenitalia. I conti dunque non tornano.
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