Lei si chiama Lorenza Lori, ha 26 anni ed è balzata agli onori delle cronache per il solo fatto di essere la figlia di Matteo Messina Denaro, il boss della mafia corleonese arrestato nei giorni scorsi a Palermo dopo una latitanza durata 30 anni. La ragazza però quel padre così scomodo non lo ha mai visto da quando è nata, visto che lui era già latitante. E non ha mai nemmeno portato il cognome del padre, preferendo chiamarsi Alagna, come la madre Franca. Ora è sposata con un uomo originario di Campobello di Mazara, lo stesso paese dove si nascondeva il boss. Ma del padre non vuole ancora saperne nulla, come dimostra la risposta evasiva fornita ad un cronista di Repubblica che ha cercato di agganciarla.
Lorenza Lori vive oggi a Castelvetrano, paese di origine del padre Matteo Messina Denaro e di tutta la sua famiglia. Ha abbandonato la casa materna all’età di 18 anni, ma la sua attuale abitazione si trova solo a poche centinaia di metri. Lei e il marito hanno anche un bambino di un anno e mezzo che si chiama Nicolò ed è di fatto l’unico nipote del capomafia. “Via, non ho nulla da dire, lasciatemi in pace”, così risponde la ragazza ai giornalisti appostati sotto casa sua che cercano inutilmente di carpirle qualche commento sul papà mafioso appena arrestato.
Secondo quanto emerge dai primi riscontri compiuti sugli oggetti trovati nei covi di Matteo Messina Denaro, nell’agenda ritrovata nella casa di Campobello di Mazara il boss si lamenterebbe del fatto che la figlia non voglia incontrarlo. Ma non è detto che, ora che il padre è stato arrestato e il cancro che lo ha colpito non gli lascia troppi anni da vivere, la ragazza non possa cambiare opinione. Anche se le speranze sono poche. Infatti, in una intercettazione compiuta nel 2007 in casa dei Messina Denaro, la nonna paterna, Lorenza Santangelo, dice all’altro suo figlio: “Devi dire a tuo fratello che ha una figlia che a dicembre ha compiuto 11 anni e che è arrivato il momento che qualcosa pure a lei la scriva. Perché adesso la ragazzina inizia a fare domande sul padre e lui non può continuare ad ignorarla come ha sempre fatto dimenticandosi anche del compleanno della figlia”.
“Lorenza posso dire quasi di averla vista nascere. – commenta Roberto Piscitello, oggi sostituto procuratore a Marsala ma per anni alla Dda a cercare di scovare Matteo Messina Denaro – Ovviamente, per tutti questi anni, madre e figlia sono sempre state sotto strettissima osservazione nella speranza che una qualsiasi mossa ci portasse dal latitante. Ma non è stato così, per questo mi sento di affermare che è vero che Matteo Messina Denaro non ha mai incontrato sua figlia”. Così invece si esprimeva Lorenza su Facebook qualche tempo fa: “Quanto vorrei l’affetto di una persona e purtroppo questa persona non è presente al mio fianco e non sarà mai presente per colpa del destino”.
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