Una donna costretta a pulire 17 uffici postali in 15 Comuni diversi con un contratto di cinque ore settimanali che le permettono di mettersi in tasca soltanto 143,76 euro. La lavoratrice ha diritto ad un rimborso della benzina che le vien però corrisposto a mesi di distanza. Una situazione disperata che la porta a sfogarsi dichiarando che la benzina le costa di più di quanto guadagna. “Questo mese ho avuto altre spese e non ho più i soldi per la benzina”. Queste le parole della donna, riportate dal Fatto Quotidiano, che lavora per un’azienda che si è aggiudicata il servizio di pulizie degli uffici postali nel Lodigiano.
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Lo sfogo della donna che pulisce 17 uffici postali nel Lodigiano
La protagonista di questa vicenda però non ci sta più a subire questa condizione di sfruttamento e il 25 gennaio scorso decide di rivolgersi al sindacato Filcams Cgil di Lodi. Tra le altre cose, la donna che fa le pulizie negli uffici postali del Lodigiano racconta che i 500 euro di carburante che ha speso tra agosto, settembre ed ottobre le sono stati restituiti solo con la busta paga di novembre. A seguire la sua pratica è ora il sindacalista Daniele Gariboldi.
Il racconto del sindacalista
“Il giorno 4 novembre la signora, che parte dalla sua abitazione di Graffignana, si reca con l’auto a Brembio dove inizia a lavorare alle 8:45 e stacca alle 9:10. – così Gariboldi racconta al Fatto la giornata tipo della donna che pulisce gli uffici postali nel Lodigiano – Poi va a Secugnago. Qui inizia alle 9:30 e pulisce l’ufficio fino alle 10. Poi a Cavenago, dove inizia alle 10:25 per staccare alle 11 e recarsi a Boffalora, dove arriva alle 11:38. Alle 12:25 è a Crespiatica dove rimane fino alle 12:35, quindi torna indietro a va a Salerano dove lavora dalle 13 alle 13:45”.
“Si può calcolare una media di venti minuti, mezz’ora per ufficio postale. – spiega ancora il sindacalista della Cgil – Tra l’altro le pulizie vengono fatte a ufficio ancora aperto. In ognuno la signora deve firmare un foglio con l’orario di arrivo. Spuntare le voci delle prestazioni eseguite e segnare l’ora in cui va via. In un mese la signora, per venti ore di lavoro, percorre tra i 900 e i 1000 chilometri. Spendendo più in benzina di quanto percepisca di stipendio. Sicuramente il suo caso fa clamore. Ma a quanto ci risulta non è isolato. La stessa tipologia di contratto viene spesso applicata per chi fa le pulizie negli uffici delle banche. Per accettare queste condizioni una persona deve essere davvero disperata”, conclude.
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