Davide Ferrerio si è aggravato. Il ragazzo di Bologna, in coma irreversibile dallo scorso 11 agosto dopo essere stato massacrato di botte perché vittima di uno scambio di persona, è peggiorato e rischia di morire.
Per questo l’udienza preliminare del processo, iniziato oggi, a carico dell’aggressore è stata rinviata, perché potrebbe cambiare il capo di imputazione: se fosse accertata la morte cerebrale di Davide, il 21enne Nicolò Passalacqua, accusato del pestaggio, sarebbe accusato di omicidio e non più di tentato omicidio. Se Davide dovesse morire, non solo Passalacqua non potrebbe più chiedere il rito abbreviato, con annesso sconto di pena, ma cambierebbe poi anche la posizione degli altri due imputati, Anna Perugino ed Andrej Gaju, al momento accusati di concorso anomalo in tentato omicidio.
Il processo riprenderà il 3 aprile. La drammatica evoluzione della situazione del ragazzo, pestato al punto di provocargli lesioni irreversibili, ha convinto al rinvio la giudice Elvezia Cordasco, come richiesto dai legali della famiglia del giovane Ferrerio.
Durante l’udienza di questa mattina non sono mancati i momenti di tensione tra la famiglia della vittima e l’imputato, tanto che il dibattimento è stato sospeso più volte dal giudice.