La partecipazione di Volodymyr Zelesnky a Sanremo sta diventando un giallo. È stato il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa ad annunciare la presenza in collegamento video del presidente ucraino con il Festival della canzone italiana. Ma la notizia ha scatenato una sequenza infinita di reazioni negative nel mondo della politica e del giornalismo. Il primo ad esprimere la sua netta contrarietà a Zelensky a Sanremo è stato il vignettista Vauro. Seguito poi da Alessandro Di Battista, Matteo, Salvini, Carlo Calenda e dalla commissione DuPre di Carlo Freccero e Ugo Mattei. Ora però il caso arriva pure in Cda (Consiglio di amministrazione) Rai. E Zelensky rischia la censura.
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Zelensky a Sanremo, rischio censura in Cda
Secondo quanto si apprende, infatti, Riccardo Laganà, il consigliere eletto dai dipendenti, ha chiesto e ottenuto che il direttore dell’intrattenimento Rai, Riccardo Coletta, possa visionare i due minuti di video registrato da Zelensky prima della messa in onda alla fine della serata finale del Festival di Sanremo. In caso emerga qualsiasi problema, la decisione finale sull’ospitata del presidente ucraino spetterà all’amministratore delegato Carlo Fuortes. Una procedura di censura preventiva che ora il Cda della tv pubblica dice di avere sempre seguito in questi casi.
Laganà in pratica ha chiesto a Fuortes perché “di fronte a una scelta tanto impattante come l’invito del presidente ucraino a Sanremo”, il Cda non fosse nemmeno stato avvertito. Dovendo poi apprendere dagli organi di stampa dell’invito a Zelensky. Domanda a cui l’ad ha replicato spiegando che la scelta degli ospiti del Festival spetta in piena autonomia al direttore artistico Amadeus e a quello dell’intrattenimento Coletta. Il video di Zelensky verrà dunque sottoposto ad una supervisione prima della messa in onda. E in caso di problemi di qualsiasi tipo scatterebbe una censura preventiva.
La reazione di Bruno Vespa
“Non capisco francamente tutto questo rumore per un breve intervento di Zelensky a Sanremo. – dichiara stupito Bruno Vespa all’Ansa – Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale. E sono stati trattati tutti i temi sociali, anche scabrosi e controversi. Zelensky è stato ospite ai Festival di Cannes e Venezia. Oltre che ai Golden Globes. E mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione”.
“Un’assurdità. – attacca il presidente della Liguria Giovanni Toti – Dal palco di ogni trasmissione nazional popolare di grande successo sono stati lanciati spesso messaggi di solidarietà o denuncia. Ricordo addirittura Gorbaciov sul palco di Sanremo”. Di parere opposto è invece l’associazione utenti dei servizi radiotelevisivi. Secondo quest’ultima la presenza di Zelensky a Sanremo potrebbe “incentivare l’odio razziale”.
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