Matteo Messina Denaro partecipava a festini in cui erano presenti membri delle forze dell’ordine, medici, professionisti e anche un “noto politico”. È questa la rivelazione sconvolgente fatta da un testimone anonimo a Ismaele La Vardera. L’ex inviato de Le Iene, oggi consigliere e vicepresidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia, racconta tutto all’ex collega Filippo Roma. E il racconto di La Vardera è a tratti sconvolgente.
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Il racconto del testimone a Le Iene
“Sto andando a denunciare ai Ros dei carabinieri una storia che quando me l’hanno raccontata, onestamente, non ci potevo credere. – racconta l’ex de Le Iene La Vardera – Si parla di un Matteo Messina Denaro che frequentava salotti importanti della borghesia e che partecipava come se nulla fosse a dei festini. Ho denunciato la testimonianza che mi hanno reso al Ros. Il testimone è una persona per bene, che fa una vita normale, che aveva paura di parlare perché le cose che poteva raccontare erano molto delicate e parlavano proprio di quella zona d’ombra che avrebbe potuto proteggere il boss latitante”.
“Purtroppo, ho molta paura, non mi fido di nessuno. Tu ti fideresti se allo stesso tavolo vedi persone che potrebbero rappresentare la legge insieme a Matteo Messina Denaro?”, gli avrebbe raccontato il testimone. “Questa persona mi riferisce che ha partecipato più volte a delle feste private”, chiosa l’ex Iena. “Due anni fa, dopo il periodo del Covid ho avuto la possibilità di essere presente ad un festino. – riprende poi il racconto del testimone – Prima di entrare veniva fatta una specie di perquisizione e non potevi portare all’interno il telefono. Se sei un uomo delle Forze dell’ordine non vai ad una festa privata per fare sniffare gli amici tuoi. Tu lavori per la legge, tu hai questo ruolo importante. Questa cosa mi fa arrabbiare. Ho notato che alcuni dei presenti entravano in una stanza. C’era cocaina”.
I festini con Matteo Messina Denaro
“Quelli che erano lì mi si presentano solo per nome, e mi hanno spiegato che chiunque di quelle persone incontrate lì dentro, se io le avessi viste fuori, avrei dovuto far finta di non conoscerle. – rivela la gola profonda – Tutte persone di classe. Mangiavano ostriche, ricci di mare, c’era anche il Mont blanc, champagne e vini molto costosi. Fino alla mezzanotte c’erano le cameriere normali. Poi, dopo, arrivavano le escort. Ragazze di lusso. Si faceva sesso dopo mezzanotte. Io sono consapevole che questa che mi è capitata è una situazione più grande di me. Finché non ho visto i giornali però non avevo collegato. Poi quando ho visto il suo viso, l’ho riconosciuto. Lui era lì, a quella festa. Quando l’ho visto, lui era lì seduto con un appartenente alle forze dell’ordine ed uno che fa il medico. Il viso di adesso, era lui là”, così ricorda l’incontro con Matteo Messina Denaro.
“Quello che ho incontrato alla festa si vedeva che era malato e sofferente. – prosegue il testimone – Si è presentato dicendo ‘Ciao sono Andrea’ e aveva ferite post operatorie. Me L’ha detto lui, aveva una ferita fresca. Aveva lo stesso occhiale scuro. E si vedeva un occhio difettoso sotto l’occhiale. Sembrava una persona per bene, io ho notato un orologio importante. Aveva scarpa stile Hogan, ma della Hermes, parlava con uno che io conosco che lavora nelle forze dell’ordine. Poi, comunque sia, abbiamo parlato e mi ha fatto capire che lì non ci siamo mai visti. ‘Noi non ci siamo mai incontrati. Tu ti fai i fatti tuoi ed io i fatti miei e viviamo tutti felici e contenti’. Se sei una persona, per esempio come quell’Andrea Bonafede, non puoi stare seduto allo stesso tavolo con qualcuno che dovrebbe fare rispettare la legge. Ad uno di questi eventi c’era anche un noto politico, non un politico qualsiasi, un politico importante”, conclude.
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