Negli ultimi tempi stanno aumentando i prezzi al dettaglio praticamente di tutti i beni e servizi. Non fanno eccezione nemmeno le tariffe telefoniche. Secondo quanto si apprende, infatti, due delle principali compagnie telefoniche italiane starebbero per prendere una importante decisione che non farà sicuramente piacere ai loro clienti. Si tratta di Tim e WindTre. Entrambi hanno confermato che andranno a incrementare i costi in modalità automatica a partire dal 2024. Le altre compagnie per il momento non hanno fatto lo stesso annuncio. Ma è molto probabile che tutti decidano di seguire questa strada. E le associazioni dei consumatori sono in rivolta.
Leggi anche: Bollette gas in calo: a febbraio tariffe a meno 35%. Cosa aspettarsi in fattura nei prossimi mesi
Tim e WindTre aumentano le tariffe
“I cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti, rendendo quindi necessario prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali. – si legge sul sito ufficiale di Tim – Le tariffe aumenteranno in misura percentuale pari all’indice di inflazione rilevato dall’Istat, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali”. La variazione dei canoni mensili delle diverse offerte si verificherà dunque l’1 aprile di ogni anno. Mentre il primo aumento deciso da Tim entrerà in vigore nel 2024.
Anche WindTre decide di utilizzare il proprio sito internet per spiegare che dal mese di febbraio 2023 si è attivata la cosiddetta ‘clausola Istat’ che farà variare i costi mensili per i clienti in base all’inflazione. Aumenti che partiranno però dall’1 gennaio 2024. In caso di accettazione della clausola, da quel momento gli utenti sapranno che “in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo Foi rilevata da Istat nel mese di ottobre dell’anno precedente, WindTre avrà la facoltà di aumentare il prezzo mensile del servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale”.
Le associazioni dei consumatori contro le compagnie telefoniche
“Tale pratica impone agli utenti, già vittime di rincari diffusi in tutti i settori, un’interpretazione arbitraria delle regole, che squilibra il mercato delle telecomunicazioni, provocando danni in tutto il comparto. – insorgono in una nota congiunta le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Udicon che invocano un intervento urgente del governo – Quello delle comunicazioni è un settore vitale per il Paese: riveste un ruolo strategico nello sviluppo, nella democrazia, nonché si configura come un servizio universale e quindi indispensabile per i cittadini e per i consumatori, per questo richiede un’attenzione particolare e scelte strategiche nell’interesse dell’intera collettività”.