Il ministro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov lascia l’incarico. Dopo che nelle scorse settimane sono stati rimossi molti funzionari del ministero con le accuse di corruzione, anche il titolare del dicastero, cruciale per la guerra, viene sostituito: “Manteniamo la posizione. Grazie a tutti per il supporto e per le critiche costruttive. Traiamo le conclusioni. Continuiamo le riforme. Anche durante la guerra. Stiamo rafforzando la difesa e lavorando per la vittoria. Gloria all’Ucraina!”, scrive oggi Reznikov su Twitter.
Come si è arrivati alle dimissioni
21 gennaio il quotidiano ucraino Zn.Ua aveva resa nota un’inchiesta nella quale si accusava il ministero di Reznikov di aver acquistato cibo per l’esercito a prezzi molto superiori a quelli dei negozi di alimentari di Kiev. Evidentemente qualcuno ci guadagnava e, tragicamente, guadagnava sulla pelle dei soldati ucraini.
La Difesa ovviamente aveva subito negato, sostenendo in un primo momento che l’inchiesta presentava «segni di manipolazione deliberata e fuorviante» e in seguito che le discrasie di prezzo potevano essere nate da «errori al momento della trascrizione da un registro all’altro». Persino il comandante in capo delle forze armate, il generale Valeriy Zaluzhny, era intervenuto per interrompere le polemiche dichiarando di «lavorare fianco a fianco al ministro Reznikov», nel quale diceva di nutrire massima fiducia. Ma lo scandalo non si è placato, la settimana scorsa diversi ex-funzionari del ministero della Difesa sono stati accusati di corruzione e iscritti sul registro degli indagati per tangenti da milioni di euro. E oggi le dimissioni del ministro.