L’acclamata autrice della saga di romanzi su Harry Potter, J. K. Rowling, ha avviato da poco tempo un podcast, “The witch trials”, in cui racconta i retroscena dei suoi lavori e della sua vita. Il titolo gioca sia sul mondo magico del mago di Grifondoro, che sulle vicende che hanno portato il mondo del mainstream a isolare l’autrice per la sua presunta transfobia. Nel secondo episodio del podcast, la scrittrice ha parlato delle violenze subite dal suo primo marito, il celebre giornalista portoghese Jorge Arantes.
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J. K. Rowling e le violenze subite dal primo marito
La scrittrice Joanne Rowling è nota con lo pseudonimo J. K. Rowling, dove la “K” è il nome della nonna paterna, Kathleen. Prima del grande successo, è stata legata per un anno al suo primo marito, il giornalista portoghese Jorge Arantes. Il loro matrimonio è naufragato subito, dal 1992 al 1993, ma quello che la donna ha vissuto è stato comunque traumatico. Il suo aguzzino, violento, possessivo e con manie persecutorie le aveva anche sequestrato il manoscritto della prima bozza di “Harry Potter e la pietra filosofale”, che avrebbe avviato la grande saga del mago di Hogwarts.
“Jorge era molto violento e possessivo, soprattutto da quando rimasi incinta di mia figlia Jessica. Non mi concedeva neanche le chiavi di casa, non avevo la libertà di entrare e uscire. Stavo vivendo una tensione orribile“. E poi si sofferma proprio sul suo primo manoscritto e il pesante episodio del sequestro: “A un certo punto si è reso conto quanto fossero importanti per me quelle pagine, così decise di prendersi il manoscritto come suo ostaggio”. “Alla fine sono riuscita a completarlo prendendo di nascosto qualche pagina alla volta, in modo che Jorge non se ne accorgesse, e fotocopiarla. Così, dopo qualche tempo sono riuscita a recuperarlo e a completarlo. Il resto l’ho nascosto in un armadio”.
Nel 1993, Arantes butta fuori di casa Rowling e la percuote in strada, provando a tenere con sé la primogenita, Jessica. Rowling trova la forza di denunciarlo. A quel punto riesce a completare il romanzo e diventare una stella della letteratura mondiale. Dal 2001 è sposata con il medico Neil Murray, dal quale ha avuto due figlie.
J.K. Rowling, le violenze del marito e le accuse di transfobia
Dopo l’abbandono del marito, Joanne attraversa un periodo molto duro, nel quale deve riprendere confidenza anzitutto con sé stessa e con il proprio corpo. “Ero mentalmente asessuale, come Colette. Dico queste cose non per suscitare compassione, ma per solidarietà verso molte altre che hanno una storia come la mia e che sono state definite estremiste per esprimere certe riflessioni”.
Il riferimento è alle accuse di transfobia che l’hanno travolta negli ultimi anni, sull’onda della cancel culture. Lei aveva scritto alcuni tweet che definisce “femministi”, in difesa di coloro che aveva definito “donne biologiche“. “Non volevo offendere nessuno, e tantomeno ho rovinato la mia reputazione. Invece, è qualcosa per cui vale battersi e continuerò a farlo”. Di fatto, però, la produzione della Warner Bros e tutte le major che hanno acquistato la possibilità di riprodurre e distribuire i film tratti dai suoi romanzi, hanno smesso di invitarla nelle occasioni mondane e di promozione.
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