I corpi dei naufraghi al largo delle coste calabresi di Cutro (Crotone), sono al momento 62. Sono 80 i superstiti finora, e si teme che le vittime superino il centinaio. “Tanti bambini morti, come quei gemellini, neonati. Una tragedia“. L’intervista dell’AdnKronos a David Morabito, capo delle operazioni di soccorso dei sommozzatori. In 25 anni di carriera, Morabito ha gestito le operazioni di soccorso a Lampedusa e sulla Costa Concordia.
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“Strazio infinito”, parla il capo dei soccorritori a Cutro
“Sa qual è la verità? Che non ci si abitua mai. Eppure, in quasi 25 anni di lavoro presso i sommozzatori dei Vigili del fuoco ho visto tante tragedie. Ma quando vedi quei corpicini senza vita di bimbi così piccoli… Sono immagini che ti colpiscono sempre al cuore. Anche ieri è stato così. Tanti bambini morti, come quei gemellini, neonati. Una tragedia”. Ai microfoni di Elvira Terranova, inviata dell’agenzia AdnKronos, David Morabito esprime tutta la sua frustrazione.
Morabito è il capo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del fuoco della Calabria. La ricerca di eventuali superstiti e concitata e affannosa. “Ma ormai è davvero difficile“, dice con un soffio di voce il militare. La tragedia è avvenuta in mare ieri mattina, a un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. Un barcone con circa 180 migranti a bordo si è spezzata in due, facendo cadere in acqua tutti i migranti a bordo.
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