Il dono di un polmone da parte di un padre di 34 anni al figlio di 5 anni, per la prima volta in Italia, ha suscitato emozione e ammirazione in tutto il paese. L’operazione di trapianto, eseguita lo scorso 17 gennaio presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è stata un successo e il bambino, soprannominato “Mario” per proteggere la sua identità, è stato dimesso il 21 febbraio. Il padre, visibilmente commosso, ha dichiarato di non avere parole per esprimere la gioia e la gratitudine per il successo dell’intervento e per la possibilità di salvare la vita di suo figlio.
“Ora, dopo il trapianto, ho visto che gioca, che potrà andare a scuola e potrà avere una vita come tutti gli altri: non ci sono parole per l’emozione che sto provando”, ha detto il padre. Ha anche evidenziato l’importanza del dono e la capacità di ognuno di noi di salvare una vita, sottolineando che non possiamo salvare il mondo, ma tante vite sì. Il figlio, che si è presentato all’incontro con i giornalisti con il suo pupazzo di Super Mario Bros, ha già espresso il suo primo desiderio: un Lego, che la famiglia gli ha prontamente regalato.
Questa storia è un esempio straordinario del potere del dono nella vita umana. Come affermava il filosofo francese Albert Camus, “la felicità non sta nell’avere, ma nell’essere”. Il padre ha dimostrato un amore e una generosità senza limiti verso il figlio, donando parte di sé per salvare la sua vita. Questo gesto ha dato al figlio la possibilità di vivere una vita normale e ha dato alla famiglia la speranza e la felicità che solo un dono del genere può dare. In un mondo spesso guidato dal denaro e dal possesso, questa storia ci ricorda che la vera felicità sta nell’essere disposti a donare se stessi agli altri.