Si teme l‘effetto contagio per il crollo della banca della Silicon Valley che ha provocato il crollo delle banche italiane. Nonostante la rete di protezione Usa intorno al caso della Silicon Valley Bank (Svb), i mercati europei cedono e anche il valore delle azioni bancarie. Piazza Affari è la peggiore di tutta l’Eurozona, con crolli e sospensioni a raffica per le azioni delle banche.
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Caso Silicon Valley Bank, in picchiata mercati e banche europee
La Repubblica avvisa che il Ftse Mib a metà mattina perde il 4,50% a quota 26.063 punti. Sui mercati continua a pesare l’incertezza innescata dal crack di Svb nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti per evitare che la crisi contagi il sistema bancario. A questo punto si è verificata una raffica di sospensioni sul listino con numerosi titoli in asta di volatilità per eccesso di ribasso: Bper (-8,6%), Mps (-9%), Tim (-4,7%), Poste (-4,9%). Unicredit, in contrattaziine, lascia il 6,28%, Intesa Sanpaolo -7,80%.
Crollano i rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo. Gli investitori scommettono su una virata restrittiva nella politica monetaria da parte delle banche centrali. Gli strappi più importanti si registrano sui titoli di Stato a due anni dell’Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell’Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è ‘contenuto’ a 29 punti. Ciò comporta una risalita dello spread, che sui dieci anni vede i 187 punti. I trader vedono il terminal rate della Bce ‘collassare’ al 3,56%. Gli effetti si vedono anche sull‘euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067.
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