Brutte notizie per Fabio Tuiach. L’ex pugile, nonché ex consigliere comunale di Trieste di Lega e Forza Nuova, è noto per le sue posizioni estreme su temi come vaccino Covid, green pass, omosessualità e anche guerra in Ucraina. Tuiach è stato infatti condannato in primo grado a due anni di reclusione per lesioni nei confronti di un 70enne che nel febbraio del 2022 lo aveva criticato perché girava per Trieste, la sua città, sventolando una bandiera della Russia di Putin. Lui si difende così: “Preso di mira perché sto andando contro il sistema”.
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Fabio Tuiach condannato
Fabio Tuiach è divenuto noto al pubblico televisivo durante l’emergenza Covid. Insieme ai suoi colleghi portuali di Trieste, l’ex pugile è stato infatti uno degli animatori della protesta contro il green pass obbligatorio. Ma Tuiach un anno fa, all’inizio della guerra in Ucraina, si è fatto subito notare per essersi presentato per le strade triestine armato di una bandiera della Russia di Putin. Ed è proprio in questa occasione che un 70enne gli si sarebbe avvicinato per protestare contro la sua iniziativa.
La lite per la bandiera pro Putin
Secondo quanto stabilito dal giudice, Fabio Tuiach avrebbe sferrato un pugno da dietro all’anziano, facendolo cadere per terra e provocandogli una frattura a un gomito, poi refertata in ospedale con trenta giorni di prognosi. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Francesco Antoni. L’ex pugile era già stato condannato a due anni di reclusione per diffamazione. Il caso è quello di un un post omofobo pubblicato sul social russo VKontakte nel febbraio 2021, con un chiaro riferimento a un’aggressione subita dall’attivista Lgbtq Antonio Parisi.
“Io farò appello innanzitutto perché non ci sono testimoni per questo gesto di cui sono stato incolpato – si difende con le unghie e con i denti Fabio Tuiach che non ci sta a essere condannato – Anche perché l’accusa non regge. Se io, da ex campione di pesi massimi colpissi veramente un settantenne alle spalle che ha la metà dei miei chili…vi immaginate cosa potrebbe succedere?
Tutto questo è veramente assurdo. E poi, perché dovrei colpire uno sconosciuto, e per di più un anziano, alle spalle? E lui, con un mio pugno, si sarebbe solo rotto l’osso di un arto? Assurdo. Adesso io rischio il carcere e chiunque può inventarsi accuse del genere contro di me. Questo dimostra che siamo veramente in una dittatura. Io ormai vengo preso di mira perché sto andando contro il sistema. C’è chi mi sta suggerendo di chiedere asilo politico all’estero. Visto che ora c’è chi vuol farmela pagare per i miei ideali”, conclude il fan di Putin.
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