La politica dell’opposizione russa, Elvira Vikhareva, è stata avvelenata da sali di metalli pesanti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Sota. La notizia arriva diversi mesi dopo il fatto, ma ha suscitato grande preoccupazione in Russia e nel mondo per la sicurezza dei membri dell’opposizione politica nel paese.
Secondo quanto riferito, Vikhareva ha iniziato a manifestare sintomi da avvelenamento e ha successivamente svolto dei test di laboratorio. I risultati dei test hanno rivelato la presenza di bicromato di potassio nel sangue della politica, una sostanza altamente tossica e cancerogena.
Vikhareva ha riferito ai giornalisti di aver avvertito forti dolori allo stomaco, aumento della frequenza cardiaca, intorpidimento delle estremità, spasmi muscolari, svenimenti e perdita di capelli. Non è chiaro chi abbia avvelenato Vikhareva o per quale motivo.
La notizia dell’avvelenamento di Vikhareva arriva in un momento in cui la Russia è al centro dell’attenzione internazionale per la sua politica repressiva nei confronti dei dissidenti e dell’opposizione politica. Nel 2020, l’oppositore politico Aleksej Navalnyj è stato avvelenato con un agente nervino e ha rischiato di morire.
L’avvelenamento di Vikhareva solleva seri interrogativi sulla sicurezza dei membri dell’opposizione politica in Russia e sulla libertà di espressione nel paese. La comunità internazionale deve prendere sul serio queste preoccupazioni e fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei dissidenti politici e dei membri dell’opposizione in Russia.