Willy, nuova testimonianza al processo per la sua morte scagionerebbe i Bianchi. Il processo per l’assassinio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto nel 2020, potrebbe essere rifatto o riconsiderato. Cambierebbe, infatti, la posizione dei due fratelli Bianchi, dopo la testimonianza di Samuele Cenciarelli. Inoltre, è slittata la prima udienza del processo in corte d’appello perché devono essere rinnovati i suoi componenti. Le rivelazioni del Corriere della Sera.
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Omicidio di Willy, la testimonianza che può far saltare il processo
Cos’ha detto Samuele Cenciarelli? Il 24enne romano sta affrontando in qualità di vittima un processo a parte per gli stessi fatti che nella notte del 6 settembre portarono alla morte di Willy. Cenciarelli era il ragazzo che tentò di difendere il giovane di Colleferro. Dalle sue dichiarazioni emerge che fu lui a subire il primo colpo inferto dai Bianchi, che secondo i medici legali avrebbe invece subito Willy. Monteiro sarebbe deceduto in seguito a soli due colpi. Quello che dichiara di aver intercettato Cenciarelli e un secondo, inferto alla carotide del giovane. La testimonianza di Cenciarelli rende dunque meno chiara la dinamica dei fatti. Secondo i difensori dei fratelli Bianchi, questa incongruenza basterebbe a dover istituire un nuovo processo o quanto meno a dover riconsiderare tutti gli elementi che hanno portato all’Appello.
Se i fatti fossero confermati, potrebbe cambiare la posizione dei fratelli Bianchi e aggravarsi di più quella dei correi, Francesco Belleggia a 23 anni e Mario Pincarelli a 21.
La sentenza è slittata, comunque, anche perché l’attuale presidente della Corte d’assise d’appello, Vincenzo Gaetano Capozza, è arrivato al termine del suo mandato e deve permettere l’insediamento della nuova commissione.
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