“Sono fiera di te, ricorda che vinceremo”. Masha Moskaliova è una bimba russa di 12 anni. Un anno fa aveva realizzato un disegno che ritraeva una bimba per mano a una donna che idealmente con il braccio alzato respingeva missili lanciati dalla Russia verso l’Ucraina. Il disegno era stato realizzato un anno fa da Masha dopo che a scuola una insegnante aveva chiesto agli studenti di disegnare immagini a sostegno delle truppe di Mosca impegnate nella fantomatica “operazione speciale” di Putin.
Oggi il padre di Masha, Alexei Moskalev, è stato condannato a due anni di reclusione per quel disegno, ed è stato ritenuto colpevole di aver screditato l’esercito russo condividendo il lavoretto della bambina. In questi mesi, padre e figlia hanno subito una dura repressione tra arresti, interrogatori e violenze. L’uomo ora risulta latitante, mentre la bambina è stata affidata ad un orfanotrofio. Leggi anche Sallusti contro Santoro, rissa in tv: “Combatti la Meloni e lasci soli gli ucraini”
Ora la piccola, dopo la condanna, ha scritto una lettera al genitore, diffusa dall’avvocato di Moskalev, Dmitry Zakhvatov, e pubblicata oggi dal sito d’opposizione Novaya Gazeta.
“Siamo una squadra. Tu sei il migliore. Sei il mio eroe. Tutto quello che fai è giusto, sono fiera di te, vedrai che vinceremo” ha scritto la piccola Masha al papà. Altre sue vittime della follia di Putin. Anche Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha giudicato “ingiusta” la condanna di un uomo a due anni di reclusione per avere “screditato” l’esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato oggi suoi canali Telegram, Prigozhin chiede di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, “specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio”.