Alla fine deve arrendersi ammettere il fallimento: molti progetti Pnrr non verranno completati entro il 2026. Giorgia Meloni si arrende: l’Italia ha speso solo il 6% delle risorse, con ritardi nei pagamenti ai soggetti attuatori e realizzatori per oltre la metà delle misure. La Corte dei Conti, poi, nella relazione sullo stato di avanzamento del Pnrr certifica che, visto il ritardo, per spendere i 191 miliardi del Piano nazionale di resistenza e resilienza l’Italia dovrà concentrare una parte importante delle risorse tra il 2024 e il 2025, oltre 45 miliardi l’anno. Un’impresa impossibile. Leggi anche Pnrr, il Governo si arrampica sugli specchi
“Se noi oggi capiamo, e lo possiamo capire anche da questa Relazione, che alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa” ha detto il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto. Il Pnrr arranca, il Governo Meloni pure.