Le accuse a Donal Trump incriminato nel caso Stormy Daniels, il cui atto d’accusa diverrà pubblico nei prossimi giorni, riguardano un pagamento in denaro segreto e una serie di falsi documenti creati da una società che risponde a Trump. Secondo quanto riportato dal New York Times, l’indagine sarebbe durata quasi cinque anni. E le accuse potrebbero influenzare la candidatura alla presidenza di Trump nel 2024. Trump ha negato le accuse, sostenendo che i procuratori si sono mossi su input dei democratici. È arrivato a definire in maniera offensiva l’attrice Stormy Daniels come “faccia da cavallo“.
>>>>>> Il caso Stormy Daniels
L’arresto di un ex presidente sarebbe senza precedenti, e già si discute se Trump dovrà comparire ammanettato o meno. Tuttavia, è probabile che Trump venga rilasciato dopo aver comparso davanti alla Corte, poiché l’atto non conterrà accuse che riguardano reati con l’uso di violenza. Secondo la legge di New York in questi casi non è possibile chiedere la libertà su cauzione.
Altre accuse
Oltre al caso Stormy Daniels, ci sono altre accuse contro Trump, come quelle relative alle sue mosse per ribaltare l’esito del voto nelle elezioni presidenziali del 2020 in Georgia, o quelle relative alla sua gestione dei documenti classificati una volta uscito dalla Casa Bianca. Inoltre, le autorità di New York accusano Trump di aver mentito a banche e assicurazioni gonfiando il valore dei suoi asset di miliardi di dollari, chiedendo indennizzi per 250 milioni di dollari. Le autorità puntano a vietare ai Trump la guida di qualsiasi azienda in città.
La notizia dell’incriminazione di Trump ha suscitato reazioni diverse negli Stati Uniti. Molti commentatori politici e membri del Partito Democratico hanno espresso soddisfazione, sostenendo che la legge deve essere uguale per tutti, indipendentemente dalla posizione di potere occupata. D’altra parte, i sostenitori di Trump hanno espresso la loro indignazione, sostenendo che l’incriminazione è una mossa politica per screditare l’ex presidente e impedirgli di candidarsi alla presidenza nel 2024.
Vogliono una guerra?
Trump, da parte sua, ha reagito alla notizia dell’incriminazione condividendo un pezzo di un editorialista intitolato “I democratici vogliono incriminare e arrestare il presidente Trump. Vogliono una guerra? Diamogliela“. Trump ha inoltre negato le accuse e ha sostenuto di essere vittima di una caccia alle streghe orchestrata dai suoi avversari politici.