In Italia torna la paura della wangiri. Non si tratta di una strana malattia o di un pericoloso virus, ma di una truffa telefonica: la cosiddetta truffa dello squillo. La prima volta se ne parlò nel febbraio del 2004. Ma ogni tanto i cyber truffatori ci riprovano a spillare denaro dai telefonini delle loro povere vittime. Anche stavolta è la polizia a lanciare l’allarme per mettere in guardia tutti gli utenti. Ecco allora come funziona la wangiri e come difendersi.
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Torna la wangiri: la truffa dello squillo
Per prima cosa bisogna precisare che con la truffa dello squillo il malintenzionato non può svuotare il credito di un cellulare facendo soltanto un semplice squillo. Ma c’è bisogno della involontaria collaborazione della persona che riceve la chiamata affinché ciò avvenga. Il nome wangiri deriverebbe poi da una espressione giapponese che indica più o meno l’azione di fare uno squillo ad un telefono per poi riattaccare subito. Lo scopo di questo gesto è quello di suscitare la curiosità di chi riceve la telefonata per indurlo a richiamare quel numero sconosciuto.
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Ma non è tutto, perché la truffa dello squillo viene messa in atto di solito quando una persona non può rispondere subito, come di notte ad esempio. E gli squilli vengono ripetuti più di una volta. Quasi sempre si tratta di numeri telefonici con prefissi internazionali, come quelli di Cuba, Gran Bretagna, Kosovo, Moldavia o Tunisia. Come già accennato, solo con lo squillo la wangiri non funziona. La truffaparte quando la malcapitata vittima decide di richiamare.
A quel punto si viene reindirizzati verso un numero telefonico a pagamento. Ovviamente nessuno risponde. Oppure parte una voce pre registrata che ha l’unico scopo di far trascorrere il tempo per permettere così agli esecutori della truffa dello squillo di svuotare tutto il credito di un telefonino. Il costo della wangiri può arrivare fino a 1,5 euro al secondo. Come consiglia anche la polizia postale, il modo più efficace per difendersi da questa truffa è quello di non richiamare mai numeri sconosciuti. Ma ora tutti e due i principali sistemi operativi degli smartphone (Android e iOS) hanno messo a disposizione dei loro clienti delle app dove inserire una lista di numeri considerati spam. La app utilizzata dal sistema Android si chiama ‘Telefono di Google’ ed è considerata molto efficace.
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