La pistola che potrebbe essere stata utilizzata per commettere l’omicidio di Rkia Hannaoui, la donna di Ariano Polesine trovata morta in casa il 28 marzo, è stata ritrovata in un terreno vicino alla sua abitazione. L’autopsia ha confermato che la donna è stata uccisa da un colpo d’arma da fuoco alla testa. Ma nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede un’ipotesi a cui gli investigatori non avevano proprio pensato: ad uccidere accidentalmente la donna potrebbe essere stato uno dei suoi figli che hanno rispettivamente 8 e 11 anni.
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Omicidio Ariano Polesine: i figli avrebbero sparato con la pistola
Secondo quanto si è appreso, la vittima viveva in quella casa di Ariano Polesine con il marito e i due figli. La donna è stata trovata dai suoi bambini in cucina, ma era già agonizzante e non è riuscita a sopravvivere nonostante l’intervento dei soccorsi. Il sospetto degli inquirenti, coordinati dalla procura di Rovigo, è che Rkia Hannaoui sia morta a causa di un tragico gioco dei suoi figli che sarebbero riusciti ad impossessarsi di una pistola lasciata incustodita nella loro abitazione. Un omicidio assurdo
Il dramma che ha colpito la famiglia di Rkia Hannaoui ha suscitato grande commozione e indignazione nella comunità di Ariano Polesine. Tutti hanno espresso solidarietà ai familiari della vittima. E chiesto giustizia per questo terribile crimine. Ma nessuno poteva immaginare un esito del genere. Secondo l’autopsia effettuata sul cadavere della vittima, risulta che la donna sia stata attinta dietro la nuca da un proiettile probabilmente esploso da una pistola calibro 22.
Era stato il marito Lebdaoui Asmaoui, che al momento della tragedia si trovava a lavorare nei campi intorno ad Ariano Polesine, a suggerire agli inquirenti che la moglie fosse caduta accidentalmente nella cucina di casa, sbattendo violentemente la testa. Ma il ritrovamento dell’ogiva nel cranio della donna non lascia spazio a dubbi: si tratta di omicidio. I primi a dare l’allarme sono stati proprio i suoi figli. E forse il padre sta cercando di proteggerli mentendo agli inquirenti. “Sono andato a soccorrerla non c’era niente vicino al suo corpo. Ho pensato che avesse battuto la testa. Poi quando l’ho girata ho visto che c’era il sangue dietro la testa”. Questa la testimonianza del padrone di casa, Giacomo Stella, accorso subito sul posto.
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