La fuga dal carcere di Badu ‘e Carros del boss della mafia del Gargano Marco Raduano, detto “Pallone”, è stata al centro dell’attenzione mediatica nelle ultime settimane. La notizia ha fatto scalpore perché Raduano era considerato un elemento di spicco del clan dei Montanari e stava scontando una pena di 19 anni in regime di alta sicurezza.
Lo scorso 25 febbraio Raduano si era calato dalla parete del carcere utilizzando delle lenzuola annodate tra loro. Dopo essere atterrato su un prato verde, il boss aveva superato la recinzione metallica del penitenziario ed è sparito.
Nelle ultime ore, tuttavia, sembra che ci sia una svolta nell’indagine sulla fuga di Raduano. La Squadra Mobile di Nuoro avrebbe infatti arrestato due persone, la moglie di un detenuto e un agente carcerario, che potrebbero aver avuto un ruolo nella vicenda. Sono ancora in corso le indagini per capire come e in che modo queste persone abbiano potuto facilitare la fuga del boss.
L’arresto di queste due persone rappresenterebbe un importante passo avanti nelle indagini sulla fuga di Raduano. Le autorità stanno lavorando incessantemente per trovare il boss della mafia del Gargano, che al momento risulta ancora latitante. L’operazione, coordinata dalla Procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini e dal Questore Alfonso Polverino, fornirà maggiori dettagli sulla vicenda alle 11 di oggi alla questura di Nuoro.
La fuga di Marco Raduano ha scosso l’opinione pubblica per la gravità del crimine commesso e per la pericolosità del soggetto. La cattura del boss della mafia del Gargano rappresenterebbe un importante successo per le forze dell’ordine e un segnale importante nella lotta alla criminalità organizzata.