Sono ore difficili per Forza Italia. I membri del partito azzurro sono preoccupati per le condizioni di salute del suo fondatore, Silvio Berlusconi, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano per difficoltà respiratorie legate ai suoi problemi cardiaci. In attesa che un bollettino ufficiale aiuti a fare luce sulle sue reali condizioni, nel partito di Arcore si sta facendo strada un’ipotesi che al momento sembra fantapolitica, ma che tra qualche mese potrebbe diventare anche concreta. Il presidente Sergio Mattarella potrebbe essere sostituito al Quirinale, forse anche prima della fine del suo mandato. E il nome più gettonato per la sua successione sembra essere quello dell’attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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Mattarella sostituito da Tajani al Quirinale
A dare fuoco alle polveri dell’ipotesi che Mattarella possa essere sostituito con Tajani al Quirinale è il sito Dagospia che riporta in esclusiva le presunte dichiarazioni rilasciate da Paolo Barelli, neo eletto presidente dei deputati di Forza Italia. “Il nostro compito è di portare Tajani al Quirinale, successore di Mattarella”. Così, secondo il blog fondato da Roberto D’Agostino, Barelli si sarebbe rivolto ai suoi parlamentari nel corso di una riunione che doveva restare riservata, ma di cui evidentemente sono trapelate alcune voci.
Tutti ora si stanno chiedendo se il riferimento di Barelli fosse ad una sostituzione di Mattarella prima che scada il suo secondo mandato naturale al Quirinale nel 2022. Oppure se il capogruppo forzista si riferisse ad una normale successione che dovrebbe avvenire quando il presidente della Repubblica avrà terminato tutti i sette anni del mandato presidenziale. Certo è che Mattarella ha oggi 82 anni e ne avrà 88 nel 2022.
Per questo nessuno si sente di escludere l’ipotesi di una sua rinuncia anticipata al Quirinale per essere sostituito. Come del resto fece già il suo predecessore Giorgio Napolitano nel 2015. Ad ogni modo, Antonio Tajani potrebbe dover affrontare la concorrenza di Mario Draghi. L’ex premier ci aveva fatto la bocca a salire al Colle durante le votazioni del 2022. Ma poi i giochi di palazzo lo avevano tenuto fuori, preferendogli proprio un Mattarella bis. Uno smacco che Draghi si sarebbe legato al dito.
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