Un gioco, una sfida che si è trasformata in una tragedia. Il corpo di un giovane marocchino appena maggiorenne è stato recuperato stamattina dalle acque del fiume Po, dopo una lunga ricerca durata oltre 24 ore. Oussama Cherkaoui, 18 anni compiuti da poco, era nato in Marocco ed era ospite di una comunità di accoglienza in collina.
Tutto è accaduto sabato notte, quando Oussama era in compagnia di alcuni amici lungo le sponde del Po, all’altezza dei Murazzi. Senza pensarci troppo, il giovane ha deciso di sfidare le acque del fiume e si è tolto i vestiti, lasciando i suoi documenti sulla sponda. Si è gettato in acqua, ma dopo alcuni metri gli amici hanno perso di vista e hanno subito dato l’allarme.
Le ricerche sono iniziate immediatamente, con l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile e delle squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno impiegato anche droni e l’elicottero per osservare dall’alto il corso d’acqua e cercare il giovane. Purtroppo, le speranze di trovarlo vivo si sono affievolite col passare delle ore.
Oussama Cherkaoui era arrivato in Italia da poco tempo e aveva trovato ospitalità in una comunità di accoglienza in collina. La sua tragica morte ha scosso profondamente la comunità e ha messo in luce i pericoli legati alle sfide imprudenti e ai comportamenti rischiosi sui corsi d’acqua.
Le autorità hanno ribadito l’importanza di rispettare le norme di sicurezza e di evitare comportamenti pericolosi in prossimità dei fiumi e dei laghi. In particolare, è fondamentale prestare attenzione alle correnti, alle profondità e alle condizioni meteo prima di tuffarsi in acqua. Anche i giochi o le sfide apparentemente innocue possono trasformarsi in tragedie, come purtroppo accaduto in questo caso.